La Sicilia al Vinitaly da protagonista. A partire da una cifra: un miliardo annuo di fatturato che incide sul pil regionale. All'edizione numero 54 della fiera di Verona sul vino si sono presentati 185 produttori, 3 associazioni (Assovini, Providi e Vitesi), altrettanti consorzi di tutela di vini Doc (Sicilia, Etna e Pantelleria), oltre alla Fondazione SOStain per la sostenibilità della vitivinicoltura. E poi gli addetti del settore, la Regione, l'Istituto regionale del vino e dell'olio, giornalisti e appassionati. Una carovana di migliaia di persone (e milioni di euro) che dà l'idea di cosa il movimento del vino muova nell'Isola.
E poi ci sono gli investimenti della Regione: 368 milioni di euro per il rilancio e la valorizzazione del settore vitivinicolo siciliano negli ultimi quattro anni. "Risorse - dice il governatore, Nello Musumeci - che confermano la grande attenzione per l'enologia e grazie alle quali siamo ormai un brand indiscusso di altissimo prestigio internazionale nel campo del vino. Ed è con questi presupposti che anche quest'anno siamo presenti, da protagonisti, al Vinitaly".
La Sicilia, il continente del vino con territori che vanno dall'Etna alle Eolie, passando dall'unica Docg nel ragusano, racconta una straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità e una stretta relazione tra produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio.
Stando ai numeri, il sistema agricolo, agroalimentare e agrituristico della Sicilia è basato su prodotti di qualità, valore aggiunto e relazioni virtuose tra turismo, enogastronomia ed export che contribuiscono - secondo i dati del centro Studi e ricerche per il Mezzogiorno del gruppo Intesa San Paolo - al 7,7% del Pil della Regione, con 6,3 miliardi di euro, di cui un miliardo arriva dai vini siciliani. La Sicilia, con quasi 40mila ettari (su 97mila di superficie vitata) è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica e integrata.
Intanto però, a causa della guerra in Ucraina, sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. L’allarme lo lancia Coldiretti proprio al Vinitaly. "Una bottiglia di vetro – spiega Coldiretti Sicilia – costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali".
Per la Sicilia, inoltre, pesano i rincari per il trasporto su gomma: "Oltre il 25% - dice Francesco Ferreri, presidente Coldiretti Sicilia - a cui si somma la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%".
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