Lunedì 23 Dicembre 2024

Bonus verde 2022, le spese ammesse e come richiederlo

Primavera è tempo di restyling di terrazze e balconi con piante e fiori ed ecco che potrebbe tornare utile il bonus verde. È stato ideato per gli immobili ad uso abitativo, e consente di ottenere indietro il 36% delle spese sostenute.

Bonus verde, cosa è

Il bonus verde è un’agevolazione che consente di ottenere il 36% delle spese sostenute per la sistemazione verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il massimale di spesa è di cinque mila euro.  Questo vuol dire che la detrazione massima è 1.800 euro. Il bonus verde si può ottenere più volte se il contribuente risulti essere proprietario di più immobili.

Bonus verde, come richiederlo

Per richiedere la detrazione occorre che le spese vengano regolarmente documentate ed effettivamente rimaste a carico dei proprietari dell’immobile. I pagamenti devono essere tracciabili, utilizzando dunque assegni, bonifici, carte di credito o debito. Al momento del pagamento verrà rilasciato nel documento di spesa, il codice fiscale del beneficiario del bonus.

Bonus verde, le spese sono ammesse

Gli interventi che rientrano nel bonus sono tutti quelli che prevedono una “sistemazione a verde” dell’immobile, per le aree scoperte private ed edifici esistenti. Vi rientrano l’installazione di coperture a verde e di giardini pensili. L’agevolazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi, invece, è agevolabile solo se permanente e sempre che si riferisca a un intervento innovativo di sistemazione degli immobili residenziali.

Bonus verde ridotto

La detrazione per il bonus verde è ridotta del 50% se gli interventi sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite anche ad attività commerciali e professionali; e se sull’edificio oggetto dell’intervento si usufruisce di agevolazioni previste per immobili oggetto di vincolo da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

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