«L’estate in Sicilia sarà in tono minore», è il coro unanime che arriva dagli operatori turistici impegnati a salvare ciò che è possibile dopo il boom delle disdette e il crollo delle prenotazioni cominciato all’indomani dell’invasione russa in Ucraina. Anche il bilancio delle vacanze di Pasqua sarà nerissimo: «A maggio gli alberghi di Palermo e quelli di altre mete turistiche dell’Isola come Taormina - spiega Anna Maria Ulisse, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Assoviaggi - avevano fatto registrare il tutto esaurito facendo sperare in una stagione di rilancio ma da un mese a questa parte sono fioccate le disdette per il timore della guerra. La crisi economica, provocata dai rincari del carburante, dell’energia elettrica e del gas, stanno spingendo molti turisti europei a non viaggiare in Italia, per cui prevediamo in estate che gli spostamenti saranno solo interni e per giunta in misura inferiore rispetto all’anno scorso». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Fabio Geraci.