Il servizio svolto nelle scuole paritarie non vale per la ricostruzione di carriera e mobilità, lo dice la Cassazione: Anief aprirà una denuncia al Comitato europeo dei diritti sociali. Sui servizi svolti nelle scuole paritarie, la Cassazione continua a confermare il suo orientamento negativi in materia - è scritto in una nota -: non possono essere considerati ai fini della ricostruzione della carriera e per la mobilità definitiva ed annuale, riconoscimento come servizio di ruolo: secondo la Cassazione, fino a quanto non cambierà la legge, difficilmente potrà mutare la situazione in tal senso. Esaminando la richeista di riconoscimento dei periodi di servizio svolti presso un scuola arcivescovile, il giudice ha ritenuto che “non si dà luogo all’equiparazione del rapporto di lavoro che intercorre con le scuole paritarie con quello instaurato in regime di pubblico impiego privatizzato, attesa la persistente non omogeneità dello status giuridico del personale docente”.
Anief non ci sta e annuncia che intende continuare la sua battaglia legale. “Viene da chiedersi – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - per quale motivo allora il servizio prestato nelle scuole paritarie nel sistema nazionale di istruzione vale per l'immissione in ruolo. Lo continuiamo a chiedere da tempo all’amministrazione scolastica, ma a questa domanda ancora nessuno ha risposto. Di certo, Anief non si ferma: apriremo una denuncia al Comitato europeo dei diritti sociali”.
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