Cambia il bonus di 100 euro in busta paga e cambia anche la platea. Almeno, questo ha lasciato intendere la riforma dell'Irpef. I paletti sono dunque nuovi, a dire il vero non troppo dissimili da quelli passati, ma qualcosa cambia.
A chi spetta
Il beneficio, definito nella legge di bilancio "trattamento integrativo", continuerà ad essere erogato come prima solo a coloro che hanno un reddito fino a 15mila euro, mentre viene riconosciuto anche a chi ha un reddito complessivo compreso tra 15mila e 28mila euro ma solo in presenza di determinate condizioni. Nel testo della manovra viene specificato che per aver diritto al trattamento integrativo la somma di determinate detrazioni deve infatti essere "di ammontare superiore all'imposta lorda".
L'imposta lorda
ottenere il bonus il totale di queste detrazioni deve dunque essere superiore all'imposta lorda. Nel caso in cui ricorra questa condizione il trattamento integrativo è riconosciuto per un ammontare, comunque non superiore a 1.200 euro, "determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni sopraelencate e l'imposta lorda". Rispetto al passato dunque nulla cambia per chi ha un reddito fino a 15mila euro, ma qualcosa potrebbe invece cambiare se si supera questa soglia.
Lo sconto
Inoltre solo per il 2022 è previsto uno sconto sui contributi dello 0,8% per chi ha una retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro. In che modo l'insieme di queste misure andranno a incidere sulla busta paga del singolo contribuente è difficile da dire con certezza. Dipenderà ovviamente da caso per caso. La nuova riforma dovrebbe debuttare a marzo.