Lunedì 23 Dicembre 2024

Aumenti shock per le bollette e la Sicilia pagherà anche l'incremento di trasporti e industria

Aumenti shock per le bollette che rischiano di investire con forza soprattutto la Sicilia. L'allarme è stato lanciato da Nomisma che ha annunciato come, senza interventi del Governo, dal primo gennaio le bollette del gas aumenteranno del 50% e quelle dell'elettricità fino al 25%. Incrementi dovrebbero arrivare in merito agli adeguamenti di Arera, l'ente che decide in base alle oscillazioni delle materie prime.

Stangata per la Sicilia

Lillo Vizzini, presidente siciliano di Federconsumatori, frena e spiega che "si tratta di proiezioni che finora rimangono solo tali. Va verificato come influiscono e in merito a quali settori". Ma contemporaneamente sottolinea come l'unico problema non sarà il caro-bollette ma molto altro: "Gli aumenti si ripercuotono sul trasporto delle merci e sulla produzione industriale e manifatturiera. Quindi per il consumatore il disagio non è solo sull'energia ma anche sugli incrementi dei costi delle merci. Tanto è vero che il tasso d'inflazione al 30 novembre è del 3%". E proprio i trasporti su gomma, di cui la Sicilia si approvvigiona in larghissima parte, rischia di affossare i consumatori dell'Isola. Qualche avvisaglia c'è già stata: "A Palermo uno dei primi incrementi è stato quello legato all'aumento del prezzo del pane e dei prodotti legati alla panificazione e alla produzione della pasta, entrambe per via del boom del costo del frumento. La portata - continua Vizzini - è simile agli incrementi che si sono avuti nel 2018 con un aumento generalizzato dei costi da parte die grossisti. Servono controlli serrati, bisogna far desistere le tendenze a fare cartello".

Aumenti shock nel 2022

Secondo le prime proiezioni del caro-bollette nel 2022 la spesa di una famiglia per luce e gas potrebbe raggiungere i 3.368 euro all'anno, con un incremento di +1.227 euro rispetto alla spesa sostenuta nell'ultimo anno. Nel dettaglio nel 2022 la spesa per la bolletta della luce salirebbe a 918 euro a nucleo (+135 euro annui) e quella per il gas addirittura a 2.450 euro (+1.092 euro).

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