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Sicilia in zona gialla, il settore della ristorazione: "Una vera mazzata per gli incassi"

Sicilia da domani in zona gialla e chi verrà colpito sarà soprattutto il settore della ristorazione. Secondo la Fipe Confcommercio le perdite economiche saranno di circa il 30 per cento e, come se non bastasse, in base a una stima della Coldiretti i danni li pagheranno soprattutto i 23mila ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismo dell’Isola che dovranno rinunciare alle tradizionali tavolate di fine estate. In media, come riporta Fabio Geraci in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, ogni locale potrebbe perdere circa il 20 per cento della capienza originaria per la riduzione dei posti: con la zona gialla, infatti, al massimo potranno stare sedute assieme quattro persone sia al chiuso che all’aperto.

Il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, e il presidente regionale Fipe Sicilia, Dario Pistorio sottolineano che «il ritorno alla stagione delle misure restrittive sulle imprese deve essere scongiurato e lo strumento migliore per raggiungere il risultato è il green pass collegandone l’utilizzo progressivo all’evoluzione del quadro epidemiologico". Protesta anche la Coldiretti che focalizza l'attenzione sugli incassi per le feste e i ricevimenti che si moltiplicano a partire da settembre: "Il limite dei posti è una misura di sicurezza ma avrà pesanti ripercussioni sulla ristorazione dopo le perdite subite per i lockdown".

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