Il bonus vacanze si rinnova. La misura, finanziata lo scorso anno con 2,6 miliardi, è stata in larga parte inutilizzata e ora si punta ad allargarla rendendo possibile chiedere sconti direttamente nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. La novità, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere inserita nel dl Sostegni bis a cui sta lavorando il governo. Tra le ipotesi, in base alle richieste arrivate dai partiti, anche quella di estendere la proroga per l'utilizzo del voucher alle nuove richieste. Attualmente infatti possono utilizzare il bonus solo quanti ne hanno fatto richiesta entro la fine del 2020. Secondo le regole dello scorso anno, il bonus vacanze è un voucher il cui importo è variabile a seconda del numero di componenti del nucleo familiare. Per famiglie con tre o più membri sono previsti 500 euro, ma la somma scende a 300 euro per le coppie e 150 euro per i single. Per presentare la domanda per il bonus vacanze occorre avere un Isee non superiore a 40mila euro e presentare una DSU in corso di validità. La richiesta del bonus si può fare scaricando l'applicazione IO e accedendo tramite la procedura guidata.
Le reazioni
Critico il Codacons verso la scelta del Governo. "Tale provvedimento rischia di creare distorsioni nel mercato dei viaggi e delle vacanze a tutto danno dei consumatori - spiega il presidente Carlo Rienzi - e le incognite di questa misura sono molteplici: gli operatori del turismo, ad esempio, potrebbero condizionare l'accettazione del bonus vacanze ponendo limiti e paletti agli utenti sulla durata dei soggiorni o sulla spesa minima, oppure incrementare i costi dei pacchetti vacanza sfruttando la possibilità per i consumatori di avvalersi degli sconti del Governo". "L'esperienza dello scorso anno, quando pochi albergatori hanno accettato il bonus vacanze, e chi lo ha fatto ha imposto condizioni come un tetto di spesa minimo o soggiorni lunghi, ci porta ad essere estremamente critici verso tale misura che, se approvata, dovrà essere accompagnata da un attento monitoraggio del mercato" conclude Rienzi. Anche i consumatori di Assoutenti criticano le nuove misure in tema di Bonus vacanze. "Se si vuole incentivare il Bonus vacanze - spiega il presidente Furio Truzzi - servono misure più efficaci. Lo scorso anno l'incentivo si è dimostrato un flop a causa degli elevati margini di scelta lasciati alle strutture ricettive e agli operatori, che di fatto hanno impedito alle famiglie di sfruttare il sussidio, attraverso limiti e vincoli inaccettabili". "Per tale motivo chiediamo al Governo di rendere obbligatoria l'accettazione del bonus per agenzie di viaggio, tour operator, albergatori e strutture ricettive, eliminando qualsiasi paletto o limite alla fruizione dell'incentivo. Non solo. Se si vuole salvare il turismo e sostenere le spese delle famiglie, il bonus deve poter essere utilizzato dai cittadini anche in forma "disaggregata", trasformandoli in carnet da usare per i più disparati servizi: abbonamento agli stabilimenti balneari, ingressi in piscina, trattamenti termali, ecc., e per l'acquisto di biglietti di treni e aerei per raggiungere le località di villeggiatura" conclude Truzzi. Sulla misura interviene anche l'Unione Nazionale Consumatori. "Bene, è positivo che si possa spendere il bonus vacanze anche nelle agenzie di viaggio" afferma il presidente Massimiliano Dona. "Temiamo, però, non basti per evitare il flop dello scorso anno. Quello che serve è un cambio radicale del meccanismo, per evitare, che gli albergatori, o quest'anno anche le agenzia di viaggio, già in profonda crisi, debbano anticipare l'80% del bonus sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, cosa che ha portato lo scorso anno la categoria degli albergatori a boicottare il provvedimento, vista la mancanza di liquidità" prosegue Dona che aggiunge: "Bisogna che i soldi li metta direttamente lo Stato. Inoltre serve una vera scossa al settore, come l'azzeramento dell'Iva per pacchetti turistici e alberghi".