"A decorrere dall'1 aprile 2021 la retribuzione, comunque denominata, corrisposta dalla Santa Sede ai Cardinali è ridotta del dieci percento (10%) rispetto all’ultima retribuzione corrisposta". Lo ha deciso Papa Francesco con un Motu Proprio riguardo il contenimento della spesa per il personale della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e di altri Enti collegati.
Il taglio delle retribuzioni riguarda anche altri superiori, ecclesiastici e religiosi, rispettivamente dell’8 e del 3%. Per queste figure sono sospesi anche gli scatti di anzianità. Nel documento si legge che le misure sono adottate "considerato il disavanzo che da diversi anni caratterizza la gestione economica della Santa Sede; considerato l’aggravamento di tale situazione a seguito dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Covid-19, che ha inciso negativamente su tutte le fonti di ricavo della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano" e "ritenuto di dover procedere a riguardo secondo criteri di proporzionalità e progressività; con la finalità di salvaguardare gli attuali posti di lavoro".
Quindi a decorrere dal 1° aprile 2021 la retribuzione, comunque denominata, corrisposta dalla Santa Sede ai cardinali è ridotta del 10%. La retribuzione degli altri Superiori, inquadrati nei livelli retributivi C e C1, è ridotta dell’8%. I salari di ecclesiastici e religiosi, inquadrati nei livelli retributivi C2 e C3 e nei dieci livelli funzionali non dirigenziali, sono ridotte del 3%. Questi tagli non sono applicati "qualora l’interessato documenti che gli sia impossibile far fronte a spese fisse connesse allo stato di salute proprio o di parenti entro il secondo grado".
Vengono poi sospesi per tutti fino ad aprile 2023 gli scatti di anzianità: oltre ai cardinali, ai superiori, agli ecclesiastici e ai religiosi, interessati dal taglio dello stipendio, la norma si applica anche al "personale con contratto di livello funzionale dal 4 al 10, entrambi inclusi, della Santa Sede, del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e degli Enti le cui retribuzioni siano corrisposte dalla Santa Sede o dallo Stato della Città del Vaticano". Le disposizioni "si applicano anche al Vicariato di Roma, ai Capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, alla Fabbrica di San Pietro e alla Basilica di San Paolo fuori le mura".
Caricamento commenti
Commenta la notizia