Per quanto riguarda i conti Inps, «non esiste alcun allarme per il pagamento delle pensioni e delle altre prestazioni dell’Istituto, che possono essere finanziato attingendo, sulla base di vari strumenti che le legge mette a disposizione, a risorse dello Stato». Lo precisa l’Istituto di previdenza in una nota.
Nel corso del 2020, «il legislatore ha previsto che Inps finanziasse con proprie risorse finanziarie alcune delle misure economiche finalizzate al contrasto degli effetti economici della pandemia (cassa integrazione ordinaria, assegno di solidarietà, Naspi, indennità di malattia, ecc.). Al contempo, inevitabilmente si sono registrate minori entrate contributive per effetto della contrazione delle attività produttive e del rinvio dei termini di pagamento dei contributi introdotto allo scopo di venire incontro alle esigenze finanziarie delle aziende e dei lavoratori autonomi», si legge.
La stima di questi effetti «è ampiamente riportata nell’assestamento del bilancio preventivo 2020 e nel bilancio preventivo 2021, approvati dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Istituto rispettivamente l’1 ottobre e il 29 dicembre 2020 (documenti disponibili sul sito Inps, nella sezione «Bilanci, rendiconti e flussi finanziari»).
Inoltre, è da notare che l’andamento del 2020, sia in termini di pagamenti che di incassi, risulta sensibilmente migliore rispetto alle previsioni contenute in tali documenti di bilancio. Al fine di assicurare il monitoraggio della propria situazione finanziaria, l’Istituto trasmette costantemente al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’andamento dei pagamenti e delle riscossioni», conclude l’Inps.
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