Alla Sicilia dovrebbero arrivare miliardi di euro tra risorse europee, recovery fund e altri fondi. Lo ha comunicato l’assessore all’Economia della Regione Siciliana, Gaetano Armao nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina per fare il punto sulla situazione economica e finanziaria della Sicilia. Armao ha riferito di avere partecipato ad una riunione con il ministro per la coesione Giuseppe Provenzano il 31 dicembre.
Obiettivo del Recovery Fund è quello di eliminare "le cause del divario tra l’Italia". Lo dice il vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao nel corso della conferenza stampa sulla situazione economica dell’Isola. "Non può eludersi il tema del confronto sulla distribuzione delle risorse", ha spiegato Armao, in cui bisogna prevedere non solo la clausola del 34% degli investimenti da destinare al Sud, ma anche considerare "i luoghi che hanno ampia popolazione, il pil e la disoccupazione. Questi elementi ponderati portano a più del 34% per cui si deve investire. Non è un questione nazionale e se non si chiude a livello nazionale si dovrà andare in Europa. È un tema di corretta impostazione della crescita. Bisogna orientare gli interventi nel superamento del divario tra l’Italia che è inaccettabile, insostenibile e non più procrastinabile".
L'assessore all'economia ha comunicato, inoltre, che sono in calo del 18,6% gli sportelli bancari in Sicilia dal 2017 al 2020. Si è passati dai 1471 del 2017 ai 1197 del 2020 si registra "una minore presenza di presidi in particolare nelle aree marginali dell’isola", si legge nel rapporto. Nel territorio regionale è stata confermata, tuttavia, un’incidenza percentuale delle sofferenze sugli impieghi più elevata della media italiana, (con un valore del 6,5 % rispetto al 4% nazionale), ma soprattutto in considerazione di un calo degli impieghi di 8 volte superiore rispetto a quello nazionale nonostante un più rilevante incremento dei depositi che in Sicilia crescono del 7% sull'anno.
Questi erano 61,9 miliardi nel 2019 contro i 66,3 del 2020 mentre gli impieghi sono calati a livello regionale del 4% da 57,8 miliardi a 55,5 miliardi. Il calo degli impieghi a livello nazionale è dello 0,5%.
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