Sabato 23 Novembre 2024

Nuovo decreto ristori, possibile rinvio e sconti cartelle: ecco a chi spettano le misure

Rinvio per chi è più in difficoltà e sconti su sanzioni e interessi per i debiti col fisco accumulati nei mesi dell’emergenza Covid: il governo studia una "gestione straordinaria" per tendere la mano ai contribuenti che, già dalle prossime settimane, si troveranno di fronte alla valanga di cartelle in arrivo dopo la sospensione dei primi mesi della pandemia. Le misure, compresa una rottamazione quater che potrebbe essere estesa fino al 2019, dovrebbero inserirsi nel nuovo quadro degli aiuti ristori che il governo già prima di Natale pensava di finanziare con uno scostamento da almeno 20 miliardi, da chiedere attorno alla metà di gennaio per finanziare il nuovo decreto Ristori «finale». Ipotesi che però non teneva conto né del protrarsi dell’emergenza - con diverse Regioni che rischiano la zona rossa, o come minimo la arancione, già dopo l’Epifania - e dall’altro dei venti di crisi che stanno investendo l'esecutivo giallorosso. Se il Conte-bis dovesse fermarsi, infatti, anche i ristori sarebbero a rischio: prosciugati in mille rivoli di emendamenti parlamentari i 3,8 miliardi del fondo anti-Covid della manovra, senza un nuovo scostamento non ci sarebbe un euro da spendere per le promesse compensazioni per le categorie più colpite, a partire dalla montagna, con la stagione dello sci rinviata di nuovo, per ora al 18 gennaio. Certo, nei 4 decreti Ristori era stata creata una piccola dote per i contributi automatici dell’Agenzia delle entrate alle attività economiche via via coinvolte dalle chiusure ma nuove misure di contenimento del virus su larga scala esaurirebbero i fondi velocemente. E, appunto, non resterebbe nulla per quell'intervento «perequativo» che lo stesso ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, aveva iniziato a ipotizzare già a metà novembre. L’idea resterebbe infatti quella di introdurre un nuovo meccanismo per la quantificazione delle perdite, su base almeno semestrale anziché mensile per non penalizzare le attività stagionali (non solo turistiche ma anche, ad esempio, il wedding). Ma per farlo servono risorse, ingenti. I contributi a fondo perduto si accompagnerebbero a un nuovo intervento fiscale per famiglie e imprese: serve una «gestione straordinaria per trattare le milioni di cartelle che si genereranno nel 2021, per posizione maturate nel 2020 o negli anni precedenti», afferma il viceministro Laura Castelli, spiegando che si dovrebbe procedere con una parte delle cartelle "rimandata per i più fragili" e uno sconto-Covid su sanzioni e interessi per chi "è in bonus" ma comunque potrebbe avere difficoltà a pagare per gli strascichi della crisi.  

leggi l'articolo completo