Gli italiani diventano sempre più "riciclatori seriali". A determinare la dinamica dei consumi e la propensione alla spesa è un mix di fattori: il calo delle tredicesime, la perdita del lavoro, l’egoismo e la paura, la corsa al risparmio per l’incertezza del domani. Si annuncia un risparmio pari a 2,8 miliardi di euro per quanti ricicleranno i regali.
Mezzo miliardo di euro in meno dello scorso anno, ma nonostante le minori occasioni di incontro questa tendenza coinvolge più di un italiano su tre. Parliamo di 24 milioni di persone, vale a dire 1 milioni di italiani in più rispetto ai 23 dello scorso anno, cala il valore dei regali ma aumenta il numero delle persone che lo fa. Così che quella del riciclo si conferma essere una tendenza in crescita costante negli ultimi anni. E’ quanto emerge da una ricerca del Centro Studi di Confcooperative.
Il riciclo ha forme e modalità diverse. Tre quelle principali: 4 su 10 ricicleranno i doni ricevuti per queste festività o che giacciono negli armadi (60% donne e 40% uomini); 3 su 10 renderanno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere o prendere altri oggetti da regalare (55% donne 45% uomini), infine, 3 su 10 proveranno a rivendere i regali sulle piattaforme online. L’identikit vede 9 «riciclatori seriali» online su 10 under 30 (60% uomini - 40% donne).
Tra i regali riciclati troviamo i generi alimentari per il 50% (vini, spumanti, prosecchi, dolci, panettoni, pandori e torroni); per il 25% sciarpe, guanti, cappelli, cosmetici e profumi; per il 20% libri e per il 5% gel disinfettanti, mascherine e dpi.AGI
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