Mancato rinnovo del contratto, stipendi congelati da cinque anni a fronte di un’attività lavorativa aumentata in seguito alla pandemia. E poi pirateria contrattuale e continue violazioni delle norma a scapito dei lavoratori. Sono i motivi che hanno spinto il mondo della vigilanza privata a scioperare giovedì 24 dicembre. Lo comunicano i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno individuato questa data proprio per ridurre i disagi per i cittadini trattandosi di una giornata in cui le attività saranno molto ridotte.
Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia, spiega che “il contratto è scaduto il 31 dicembre 2015 e dopo 54 mesi abbiamo registrato dalle associazioni datoriali solo ostruzionismo. Lo sforzo richiesto ai lavoratori è aumentato vista la crescente domanda di sicurezza eppure gli stipendi restano congelati”.
In Italia sono 100 mila gli occupati nel settore, circa 5 mila in Sicilia. Il negoziato è stato avviato nel giugno 2015 ma ad oggi vige lo status quo immutato, una giungla selvaggia in cui vigono appalti al massimo ribasso, pirateria contrattuale e continue violazioni di nome a danno dei lavoratori. In tutto questo i sindacati ricordano che gli stipendi degli addetti alla sicurezza sono troppo bassi rispetto al rischio che corrono e alla attività di pubblico servizio svolte a tutela della collettività.
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