Sono stati sbloccati altri fondi, 30 milioni, con cui i sindaci dovrebbero erogare buoni acquisto alle famiglie finite in povertà durante la pandemia. Ma, come riporta Giacinto Pipitone in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, circa un centinaio di Comuni hanno risposto alla Regione di non volere queste somme, perché difficili da spendere. All'orizzonte, la preoccupazione di non poter certificare a Bruxelles l’investimento di questi soldi, e quindi di perderli.
Ai sindaci, tra la primavera e l'estate, erano già arrivati 30 milioni che erano stati destinati alle famiglie a basso reddito per l’acquisto di beni di prima necessità e il pagamento di bollette e canoni di affitto.
Solo sei Comuni (Calamonaci, Campofelice di Fitalia, Furnari, Porto Empedocle, Rodi Milici e Sclafani Bagni) non avevano fatto richiesta dei primi 30 milioni, mentre Siracusa e Ramacca li hanno presi ma subito restituiti.
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