Non ci sarà alcuna sospensione cautelare urgente del Dpcm del 3 dicembre scorso, nella parte in cui ha disposto, tra l'altro, che "nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei mercati e centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili". Misure attuate per contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. E' quanto ha deciso il Tar del Lazio con un decreto monocratico, con il quale si fissa il 16 dicembre prossimo la camera di consiglio per la valutazione collegiale delle richieste di sospensione proposte da Confesercenti Nazionale-Confederazione Italiana Imprese Commerciali Turistiche e dei Servizi, Propage Srl, e Nuna Retail Srl. Il Tar, "viste le istanze, proposte nel ricorso depositato il 7 dicembre 2020, di misure cautelari monocratiche, e di abbreviazione dei termini processuali, per consentire la trattazione dell'istanza cautelare nella camera di consiglio del 16 dicembre 2020", ha ritenuto che "nella specie, non sussistono le condizioni per disporre l'accoglimento della richiesta cautelare monocratica, ma che ricorrono i motivi d'urgenza per disporre l'abbreviazione dei termini, al fine di consentire la trattazione collegiale dell'istanza cautelare" nella camera di consiglio del 16 dicembre 2020.