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Vini di Sicilia 2021, è pronta la Guida del Giornale di Sicilia

Premessa: non c’è Dpcm al mondo che possa impedirci di bere. Non possiamo farlo in compagnia, che è già un sacrificio non da poco, ma al vino non dobbiamo rinunciare, neppure in questo infernale 2020. Ecco perché è pronta anche quest’annola guida del Giornale di Sicilia, realizzata in collaborazione con Slow Wine, "Vini di Sicilia 2021. 120 produttori del territorio si raccontano con i loro vini".

Sarà in edicola da martedì primo dicembre con Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud, a 3,70 euro più il prezzo del quotidiano. Il solito Dpcm, invece, impedisce che quelle pagine al profumo di mosto possano essere presentate al pubblico e ai produttori durante un incontro, diventato ormai un appuntamento fisso, tra analisi del settore con tanto di numeri alla mano, premiazione e (doverosa) degustazione finale.

Quest’anno non si può. Allora è la tv, in questo caso Tgs, a venire in aiuto, a offrire un gancio, con una serata, in programma il 30 novembre alle 21.40, dedicata alla guida e ai suoi protagonisti e presentata da Salvo La Rosa. Che dice: "In questo spazio dal titolo “Vini di Sicilia 2021”, in studio con me ci sarà il vicedirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Marco Romano, mentre avremo in collegamento i due curatori di Slow Wine della guida, Francesco Abate e Giancarlo Gariglio. Anche i produttori saranno virtualmente con noi: abbiamo infatti preparato una breve clip per ogni azienda premiata, cioè 29 cantine e relativi vini top, e 15 vini top".

La Sicilia, nonostante l’annus horribilis, rimane una delle regioni più interessanti dal punto di vista della produzione e la prima per quel che riguarda l’export: "Sono sempre orgoglioso – riprende La Rosa - di promuovere le eccellenze siciliane, e quanto quest’isola riesce a produrre ed esportare nel mondo. E il vino è uno dei fiori all’occhiello. Personalmente mi fa piacere che anche quest’anno mi si dia l’occasione di esserci, di muovermi tra le cantine e i vini in maniera gioiosa e di portare all’attenzione un ambito che continua a darci tante soddisfazioni. Certo, mancherà il contatto diretto, quello che più volte mi ha permesso di incontrare, e apprezzare, gli imprenditori e le imprenditrici del settore: la pandemia, purtroppo, ci ha imposto queste nuove modalità ma cercheremo di sopperire alla mancanza del live attraverso interventi e collegamenti". Da buon catanese è appassionato di vini dell’Etna? "Non sono un intenditore, apprezzo il vino rosso e quindi sì, amo i rossi dell’Etna, ma non disdegno tutti gli altri che l’isola, in ogni suo angolo, produce".

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