Centinaia di pecore e capre travolte dalla furia delle acque e affogate, raccolti di castagne distrutti, serre divelte, verdure e ortaggi sepolti dal fango, alveari devastati dalla tempesta, mucche bloccate in alpeggio, frutteti e coltivazioni distrutti, cascine isolate, campi di riso in raccolta allagati, frane nei terreni, strade rurali interrotte e ponti impraticabili. E’ quanto emerge dal bilancio tracciato dalla Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito duramente le campagne del Nord Italia in Val d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia facendo esondare fiumi con frane e smottamenti diffusi con oltre 300 milioni di danni all’agricoltura e all’allevamento fra strutture, macchinari, produzioni e animali. In Valle d’Aosta - continua la Coldiretti - nella zona di Arnad è distrutto il 70% del raccolto di castagne, mentre scendendo verso il Piemonte in direzione di Pont Saint Martin la tempesta ha devastato campi, serre di verdure e ortaggi, strappato e affogato alveari e fatto strage di polli a Hone. In Liguria nella provincia di Imperia - sottolinea la Coldiretti - è stata persa quasi 1 oliva su 3 pronta alla raccolta.. In provincia di Savona, si registrano danni pesanti all’olivicoltura, mentre in Val Bormida ci sono diverse frane e alberi abbattuti. Nel Levante - precisa la Coldiretti - l'esondazione del fiume Vara ha allagato aziende dell’Alta Val di Vara, mentre frane e smottamenti hanno isolato intere aree del Tigullio, la bufera ha scoperchiato i tunnel di diverse aziende e colpito gli uliveti. Grave la situazione del riso nel triangolo d’oro tra Vercelli, Novara e Pavia in Lombardia si coltiva l’80% del riso in Italia con intere aziende agricole che - riferisce la Coldiretti - sono state allagate proprio alla vigilia del raccolto con la perdita di un intero anno di lavoro. (ANSA).