Crollano le assunzioni in Italia. E a peggiorare la situazione c'è l'emergenza coronavirus. Come risulta dai dati dell’Osservatorio del precariato dell’Inps, a giugno di quest’anno i posti di lavoro sono 818 mila in meno rispetto allo scorso anno.
Il saldo annualizzato, ovvero la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi, già in flessione nella seconda metà del 2019, è divenuto negativo a febbraio (-28.000) ed è peggiorato a causa della caduta dell’attività produttiva per l’emergenza sanitaria, soprattutto a marzo (-280.000) e ad aprile (-617.000).
Successivamente è continuata la dinamica negativa ma con un ritmo in progressivo rallentamento (-745.000 a maggio e - 818.000 a giugno). A giugno rimane ancora positivo, pur continuando a ridursi, il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+232.000) e dell’apprendistato (+23.000).
L’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine, accentuandone le tendenze, già in essere, alla flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato a giugno 2020 è risultato pari a -582.000. Dati tendenziali significativamente negativi si registrano, sempre a fine giugno, pure per gli intermittenti (-103.000), i somministrati (-156.000) e gli stagionali (-232.000).
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