Lavoro, il Sadirs: "No alla proposta dell'Aran, priorità alla riqualificazione del personale"
La proposta presentata dall'Aran è irricevibile. Lo sottoscrive in una nota il sindacato dei regionali Sadirs in vista della riunione convocata per il prossimo 6 luglio. “La semplificazione e la riforma dell'ordinamento professionale devono diventare la priorità del governo – spiega il sindacato - le direttive inviate all'Aran hanno prodotto una proposta irricevibile, lontana da una reale e moderna visione dell'azione amministrativa, dei procedimenti amministrativi, e delle mansioni svolte dai dipendenti. Non basta affermare che si deve rientrare dallo smart working, altra occasione perduta, per recuperare produttività, altra affermazione pro stampa, smentita dai risultati raggiunti, senza affrontare radicalmente la riforma dell'amministrazione e dell'ordinamento professionale”. È necessario quindi, secondo il Sadirs, procedere con la riforma dell'ordinamento professionale che dia spazio all'ammodernamento dell'amministrazione "con la riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale regionale, anche alla luce dei pensionamenti che determineranno un ulteriore svuotamento degli uffici”. Da valutare anche la "definizione di una complessiva azione politico amministrativa che determini temporalmente una precedenza alle procedure interne di riclassificazione rispetto ai nuovi concorsi e alle stabilizzazioni” e l'“avvio delle procedure del rinnovo contrattuale 2019/2021, con l'erogazione immediata della vacanza contrattuale”. Infine la definizione immediata “delle procedure per la liquidazione delle risorse del salario accessorio dovuto ai dipendenti” e di un “piano di messa in sicurezza di tutti gli uffici regionali e soprattutto un piano straordinario di pulizie”. Quindi un “confronto su smart working, distanziamento, dispositivi di sicurezza e rientro al lavoro dei dipendenti”.