Venticinque aeroporti nazionali tornano ad essere operativi: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato con il Ministro della salute, Roberto Speranza, un decreto per razionalizzare il servizio di trasporto aereo. In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l'operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo - Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze - Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca.
Ma scoppia il caso termoscanner ed è il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che stamattina su Rai1 ha espresso preoccupazione dopo che il governo nazionale «ha scritto che non potrà più assicurare i controlli attraverso i termoscanner negli aeroporti. Domani porremo la questione».
Un aspetto che preoccupa e non poco il governatore della Sicilia che nel pieno della pandemia ha difeso i confini della Regione e che adesso si trova ad affrontare una questione di non poco conto.
Musumeci, come ha fatto nei giorni scorsi, continua ad alzare la voce nei confronti di Alitalia e chiede un impegno maggiore al governo nazionale per gli aeroporti minori e una tariffa unica per Roma e per Milano.
«Gli scali minori rimangono abbandonati da Alitalia, e ciò non è possibile di fronte alla partita del turismo, come accade per Trapani-Birgi», ha detto il presidente della Regione. «Un volo da Catania a Milano - ha aggiunto Musumeci - non può costare 600 euro. Non ci muoviamo con l’aereo per turismo o shopping, ma siamo costretti a farlo per non trascorrere 22 ore in treno. Basterebbe fissare una tariffa unica per Milano o per Roma».
Inoltre, «serve il riconoscimento continuità territoriale da parte dell’Ue: il governo nazionale apra un confronto perchè nel Mediterraneo non è possibile un trattamento diverso tra la Sardegna e noi».
Intanto stamattina è decollato il primo volo EasyJet per la Sicilia. L'aereo è partito stamattina dal Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, dove easyJet è la prima compagnia per numero di aerei basati e capacità offerta, il primo volo della compagnia aerea low cost. Il volo, atterrato regolarmente alle 08:59 all’aeroporto di Lamezia Terme, è il primo dei 12 voli in programma oggi. Decolleranno, infatti, nel corso della giornata anche i voli per Napoli, Catania, Olbia, Palermo e Bari. A partire dal 16 giugno saranno riattivate anche le rotte da Milano per Cagliari e da Brindisi verso Ginevra. In tutto il suo network, easyJet opererà questa settimana un totale di 310 voli su 22 aeroporti in diversi paesi europei tra cui Regno Unito, Francia, Italia, Portogallo e Svizzera.
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