In questa crisi «serve una vicinanza reale, servono vere e proprie catene di solidarietà». Lo ha detto il Papa nell’omelia. «L'Eucaristia spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire. Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo. È urgente ora prenderci cura di chi ha fame di cibo e dignità, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. E farlo in modo concreto», «non lasciamo solo chi ci sta vicino». ANSA