In molti vorrebbero accedere al prepensionamento prima dei 60 anni, ma ci sono alcune difficoltà. La maggior parte delle pensioni anticipate, infatti, richiede un requisito anagrafico pari o superiore ai 58 anni. Ci sono dei casi, però, in cui è possibile anticipare la pensione. Ecco quali sono i requisiti necessari. Per ottenere il pensionamento anticipato, si può anche richiedere la quota 41, a prescindere dall'età anagrafica. Per accedere, è necessario aver maturato almeno 12 mesi di contributi al compimento dei 19 anni ed avere poi 41 anni di contributi se si appartiene ad un profilo di bassa tutela. Rientrano in questa categoria i disoccupati a seguito di licenziamento che hanno terminato la fruizione di tutta la Naspi spettante, i caregiver che assistono da almeno 6 mesi un familiare convivente con handicap grave, gli invalidi con percentuale certificata pari o superiore al 74%, i lavoratori usuranti e gli addetti alle mansioni gravose. L'iter in questo caso è lungo, dal momento che bisogna prima di tutto presentare all'Inps domanda di riconoscimento del beneficio precoci e, una volta accettata, si potrà presentare domanda di pensione vera e propria. Una misura con un percorso burocratico meno lungo è la richiesta di pensione anticipata. In questo caso, per gli uomini, è necessario avere 42 anni e 10 mesi di contributi, 41 anni e 10 mesi nel caso siano donne. A questi va aggiunta una finestra di attesa di 3 mesi per la decorrenza del trattamento pensionistico. In questo modo trascorrerebbero circa 7 mesi per la decorrenza della pensione. Un elemento di fondamentale importanza è che né la quota 41 né la pensione anticipata prevedono penalizzazioni sul calcolo dell’assegno pensionistico. I lavoratori invalidi, invece, possono richiedere la pensione anticipata se hanno un'invalidità pari o superiore all’80% e un'età di almeno 55 anni se donne o di 60 se uomini A questa deve aggiungersi una finestra di attesa di 12 mesi, per cui si innalza a 62 anni la decorrenza della pensione.