La Sicilia rischia sempre più l'isolamento, almeno quello aereo. La decisione di Alitalia infatti di tagliare i voli da e verso Trapani per Milano e Roma di fatto rischia di cancellare definitivamente "Birgi", ma non solo: questo vuol dire che parte più occidentale della Sicilia non si potrà più volare verso Roma e Milano e l’unica base sarà quella di Palermo, che pure vede un numero di collegamenti della compagnia di bandiera ridotti di due terzi rispetti ai livelli pre-Covid.
"E' un ennesimo colpo al turismo siciliano, un nuovo attacco al rilancio economico dei nostri comuni. Per giunta un attacco assestato dalla compagnia di bandiera, la cui sopravvivenza è garantita dallo Stato". Così Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia, commenta la decisione presa da Alitalia "non solo di diminuire le rotte da e per la Sicilia ma di non effettuare voli da Trapani per Roma e Milano". "Ci auguriamo che il Governo nazionale - conclude il presidente dell’Associazione dei comuni siciliani - intervenga il più presto possibile per annullare una decisione che, in un momento di grave crisi come quello che stiamo attraversando, sancirebbe il default irreversibile di tantissimi comuni dell’Isola".
Il futuro dell’aeroporto di Trapani-Birgi sarà al centro di un incontro in videoconferenza che vedrà collegati il ministro per il Sud, Peppe Provenzano, i sindaci del Trapanese, i vertici di Airgest, società che gestisce lo scalo, ma anche i sindacati e le associazioni degli industriali e dei commercianti. L’incontro si terrà giovedì pomeriggio, alle 18.30. "Dopo avere appreso le preoccupanti notizie provenienti da Airgest in merito alle scelte di Alitalia ho chiesto al ministro Provenzano un incontro per analizzare il problema e cercare tutti insieme una soluzione - afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti -. Dal ministro per il Sud è arrivata una immediata disponibilità a un incontro con i diversi rappresentanti del territorio. Birgi - conclude Venuti - non deve morire. Abbiamo il dovere di mettere in campo tutto il nostro impegno per scongiurare l'ennesimo colpo all’aeroporto e all’economia dell’intera provincia di Trapani.
«Che fine ha fatto l’intervento choc annunciato dal governo regionale ad aprile che prevedeva l’acquisto, con i 75 milioni stanziati in Finanziaria, di 600 mila pacchetti turistici?». Lo chiede retoricamente il Pd all’Ars. «Il presidente della Regione - afferma il capogruppo Giuseppe Lupo, riferendosi alle proteste della giunta per il taglio dei voli Alitalia sulla Sicilia - ancora una volta scarica su altri le proprie responsabilità dimenticando che se i fondi previsti in Finanziaria fossero stati tempestivamente programmati alcune compagnie aeree non avrebbero abbandonato gli aeroporti siciliani».
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