Giovedì 19 Dicembre 2024

Decreto rilancio in Gazzetta Ufficiale: bonus autonomi e reddito d'emergenza, tregua fiscale e cassa integrazione

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Rilancio sulle “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Il provvedimento contiene importanti misure per la ripresa economica del Paese e prevede aiuti per i lavoratori autonomi, le famiglie e tutti coloro gravati dalla crisi economica generata dal coronavirus. DECRETO RILANCIO E REDDITO DI EMERGENZA. La misura sicuramente più attesa nel decreto Rilancio è quella del Reddito di emergenza le cui richieste potranno essere inoltrate entro giugno. Il sussidio verrà erogato in due mensilità e in base alla composizione del nucleo familiare, un po' come accade per il reddito di cittadinanza. Per ottenere il Rem bisogna certificare: residenza in Italia; reddito familiare ad aprile 2020 inferiore a una soglia di Rem spettante; patrimonio mobiliare familiare nel 2019 inferiore a 10mila euro, accresciuto di 5mila euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 20mla euro; Isee inferiore a 15mila euro. DECRETO RILANCIO: BONUS AUTONOMI. Come assicurato dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri il bonus autonomi di 600 euro verrà corrisposto nel giro di due o tre giorni. Il bonus spetta ai liberi professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. Sarà invece corrisposta, nel mese di maggio, la somma di 1000 euro ai professionisti titolari di partita Iva che hanno visto ridurre il proprio reddito del 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e ai Co.Co.Co che hanno cessato il rapporto di lavoro. BONUS BABY SITTER. Il decreto Rilancio prevede anche il bonus baby sitter ossia un’indennità al 50% della retribuzione. In alternativa è consentito cumulare il bonus baby sitter da 600 euro del Dl Cura Italia, che diventa pari a 1.200 euro per chi non l’ha ancora ottenuto. Inoltre sono prorogati i congedi parentali fino a un massimo di 30 giorni per genitori lavoratori dipendenti del privato con figli di età non superiore ai 12 anni. Il bonus può essere speso anche per i centri estivi e i servizi integrativi all’infanzia. BONUS VACANZE. Inserito nel decreto Rilancio anche il bonus vacanze ossia la somma pari a 500 euro  per le famiglie (tre o più persone), 300 per una coppia e 150 per un single. Il bonus vacanze può essere speso nelle strutture ricettive nel periodo compreso tra luglio e e il 31 dicembre 2020. L'unico requisito da certificare è un Isee fino a 40mila euro. BONUS BICICLETTE.  La misura inserita nel decreto Rilancio prevede la possibilità di acquisto di biciclette e biciclette elettriche, e-bike, monopattini elettrici e segway, hoverboard e monowheel o abbonamenti a servizi di sharing nei comuni con più di 50mila abitanti coprendo il 60% della spesa e non può superare i 500 euro. Questo bonus può essere richiesto per una sola volta. ECOBONUS E SISMABONUS.  Il decreto Rilancio prevede anche il cosiddetto ecobonus del 110% per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica. Gli interventi  dovranno garantire «il miglioramento di almeno due classi energetiche da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape)». Le spese verranno detratte se sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 e se relativi a specifici interventi volti a incrementare l’efficienza energetica degli edifici, la riduzione del rischio sismico e per interventi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Il bonus verrà corrisposto come sconto in fattura emessa dal fornitore o per la trasformazione in un credito di imposta e potrà essere applicato anche sulle seconde case purché non siano villette unifamiliari. DECRETO RILANCIO: TREGUA FISCALE, CARTELLE ESATTORIALI E ATTI DI ACCERTAMENTO.  Nel decreto Rilancio viene considerata anche una tregua fiscale sia per le imprese che per i cittadini. Vale a dire che saranno rinviate al 1° settembre le notifiche di circa 22 milioni di cartelle esattoriali. Al prossimo anno invece vengono rinviate  8,5 milioni di atti di accertamento. CASSA INTEGRAZIONE: COME VIENE REGOLATA DAL DECRETO RILANCIO. Come indicato nel provvedimento, i datori di lavoro potranno utilizzare la cassa integrazione per una durata massima di nove settimane nel periodo dal 23 febbraio al 31 agosto 2020. Potranno però richiedere altre 5 settimane concluso il periodo concesso. Inoltre, dal 1 settembre al 31 ottobre, attraverso una nuova procedura i datori di lavoro potranno richiedere ancora quattro settimane di cassa integrazione. Nel caso dei settori de turismo, fiere, congressi e spettacolo le 4 settimane si possono utilizzare anche prima del 1 settembre.

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