Saldo e acconto Irap cancellati, contributi a fondo perduto: giugno il mese del ristoro per le imprese
Per le imprese giugno sarà il mese della ripartenza. E avverrà tramite il contributo a fondo perduto e il taglio dell'Irap. Le banche, inoltre, secondo quanto annunciato dal governo, saranno più veloci nel concedere i prestiti garantiti dallo Stato. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri conferma: "Il ristoro diretto a fondo perduto alle imprese avverrà nel mese di giugno in parallelo con il mancato pagamento dell'Irap ed è una misura molto significativa. Non ci sono stati confronti politici" sul decreto "ma uno sforzo comune per trovare la soluzione migliore e forse questo ci ha aiutato" perché ha permesso al governo di "parametrizzare i ristori per le perdite" a causa dell'emergenza Covid. Sull'Irap il governo ha anche precisato che è priva di fondamento la tesi secondo la quale il saldo e l'acconto Irap dovuti a giugno sarebbero solo rimandati al 2021. Dal Mef spiegano che sono definitivamente cancellati per tutti i soggetti con fatturato fino a 250 milioni di euro (ad eccezione di banche, assicurazioni ed amministrazioni pubbliche), come tra l'altro emerge chiaramente dalla relativa relazione tecnica. Il governo ha così risposto alle perplessità dei commercialisti secondo cui "il testo delle bozze del decreto Rilancio entrate in Consiglio dei ministri, che circola in queste ore, e sul quale siamo purtroppo costretti a ragionare, in assenza di testi ufficiali, non consente di considerare l'abbuono del primo acconto Irap 2020 come uno sconto pari al 40% dell'imposta dovuta per quest'anno", bensì "solo come un differimento finanziario al versamento del saldo a giugno 2021 di quanto risulterà dovuto per l'Irap 2020 a consuntivo". A lanciare l'allarme ieri era stato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani. Successivamente è arrivato il chiarimento del ministero che ha spiegato che è definitivamente cancellato l'Irap di giugno, sia il saldo che l'acconto. E sempre a giugno arriverà un "contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell'ultimo periodo d'imposta inferiore a 5 milioni di euro". Ma c'è una condizione fondamentale: il ristoro spetterà se l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Ma per i soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal primo gennaio 2019, il contributo spetterà anche in assenza del requisito del calo di fatturato.