Gli ambulanti siciliani cominceranno martedì prossimo uno sciopero della fame. «In questi giorni infuria il dibattito sulle riaperture del commercio, della somministrazione, di barbieri, parrucchieri, musei e chi più ne ha più ne metta, ma nessuno parla dei mercatini rionali. C'è in atto una discriminazione nei confronti di questa categoria - ha dichiarato il coordinatore regionale di Confimprese Giovanni Felice - che non è tollerabile». In Sicilia 26.000 imprese sono coinvolte con oltre 80.000 addetti, per un indotto complessivo di 240.000 lavoratori.
Ma, spiega Confimprese, «da oltre due mesi non lavorano, non hanno percepito un solo euro di contributo, tantomeno prestiti, sono ridotti alla fame e gettati nella disperazione e nessuno ne parla, anzi nessuno pensa di intervenire a loro sostegno, anzi in molti comuni i Sindaci, che poi vanno in televisione a parlare di solidarietà, gli hanno deciso di chiudere la porta in faccia, anche a chi ha il diritto di lavorare attraverso l’emanazione di ordinanze di dubbia legittimità, ma sicuramente indegne di un paese civile».
L’avvio dello sciopero della fame, che avverrà in piazza Indipendenza di fronte la Presidenza della Regione, ha uno slogan significativo: «Facciamo lo sciopero della fame oggi, per non morire di fame». Lo sciopero si concluderà solo dopo un incontro con il Presidente della Regione. «Non so se ci vorranno minuti, ore o giorni- conclude Felice - ma resteremo li fino a quando non saremo ricevuti e non ci sarà garantito il ritorno al lavoro».
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