Mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, annuncia che nel prossimo decreto di aprile "confermeremo molte misure" già previste nel decreto Cura Italia e stanzieremo "13 miliardi sugli ammortizzatori sociali, per ulteriori 9 settimane di copertura", in Sicilia le pratiche per la cassa integrazione in deroga vanno a rilento. Circa 150 mila lavoratori aspettano ancora di ricevere gli assegni, con la Regione che fa fatica a trasmettere i decreti all'Inps per i pagamenti. E così dal 4 maggio almeno il 50% del personale impegnato nelle pratiche per la cassa integrazione in deroga dovrà tornare in ufficio, "con opportune rotazioni". Si potrà lavorare anche in straordinario e chi vuole anche il sabato e la domenica. Lo ha disposto il dirigente del Dipartimento lavoro, Giovanni Vindigni, con un provvedimento trasmesso ieri ai sindacati e all'assessore regionale Antonio Scavone. La decisione, si legge nell'atto amministrativo, è stata presa per "pervenire a una celere definizione della Cigd". Il personale che rientrerà in ufficio "sarà dotato di Dpi" e "saranno previste misure anti contagio". Via libera anche agli straordinari, e, si legge sempre nel provvedimento del dirigente, i dipendenti potranno lavorare "volontariamente anche nei giorni di sabato e domenica".