"I fondi europei rappresentano l'ultima spiaggia per affrontare la grande salita che attende la Sicilia nel processo di ricostruzione socio-economica post-coronavirus". È quanto sostiene l'Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, che ha inviato un documento al governo Musumeci e all'Ars con alcune proposte relative alla Finanziaria che a breve inizierà il suo cammino nel Parlamento regionale. L'Asael, presieduta da Matteo Cocchiara, chiede di essere ascoltata nelle prime fasi dalla prima e dalla seconda commissione di Palazzo dei Normanni per potere esporre le sue proposte. "L'obiettivo è quello di dare un contributo alla soluzione del grave momento economico-finanziario attraversato dagli enti locali - dice Cocchiara - aggravato ulteriormente dall'emergenza coronavirus che ha creato una nuova fascia di povertà alla quale gli amministratori locali sono chiamati a dare risposte". Nel documento inviato a governo e Parlamento l'Asael concorda con quanto affermato nelle ultime ore dall'assessore all'Economia Gaetano Armao in merito all'importanza dei fondi europei per uscire dalla crisi: "È necessario - si legge - far diventare questo momento di forte crisi economica un'opportunità di ripartenza del Paese, e in particolare del Sud". Secondo l'Asael "le risorse dei fondi strutturali e di investimento europei dovrebbero essere destinate alla realizzazione di interventi che per fare fronte all'emergenza sanitaria, economica e sociale". Tra le proposte avanzate anche quella di una ricognizione di tutte le risorse ad oggi non spese nei vari capitoli di spesa del bilancio regionale per giungere a una integrazione progettuale dei 300 milioni di euro destinati al Fondo delle autonomie.