Dopo il via libera dell'Ue al nuovo schema di garanzie tramite Fondo per le Pmi e Sace diventa operativa la macchina messa in moto con il decreto salva-imprese per dare liquidità a imprese e partite Iva: già da oggi i prestiti alle imprese da 25.000 euro saranno operativi, mentre le prime erogazioni, come assicura il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, potrebbero avvenire già da lunedì.
I 600 euro per le partite Iva, saranno in pagamento per tutti i quasi due milioni di autonomi entro venerdì, per essere aumentati a 800 euro ad aprile. Il ministro parla di "un numero verosimile".
Già circa 9mila Pmi hanno chiesto aiuto al Fondo di Garanzia con il primo ampliamento operato con il decreto Cura Italia, provvedimento che ha già consentito di sospendere mutui e prestiti alle imprese per 75 miliardi (660mila le domande arrivate) e di attivare una moratoria sulle rate del mutuo prima casa per 3 miliardi. Tutti strumenti attuati attraverso il sistema bancario che, ha fatto sapere l'Abi, non ha registrato alcuna 'fuga' dai depositi a marzo, mese in cui è scoppiata l'emergenza. Secondo i dati del rapporto mensile Abi sono anzi saliti del 5,1% (+77 miliardi a 1.593 miliardi).
L'associazione bancaria conta intanto di accelerare anche sugli anticipi della Cig in deroga, siglando nuovi accordi con le regioni: i primi pagamenti già sono stati avviati attraverso questo canale mentre da domani inizieranno i pagamenti del bonus da 600 euro per oltre 1,8 milioni di autonomi, con l'obiettivo annunciato da Inps e ministero del lavoro di chiudere tutte le pratiche entro la fine della settimana.
Per le nuove garanzie pubbliche il modulo per le piccole imprese è già online (CLICCA PER SCARICARLO), e ha provocato qualche intoppo sul sito del Fondo centrale di garanzia, mentre i prestiti alle aziende più grandi stanno per concretizzarsi: Sace sta ultimando il disciplinare da inviare all'Abi con le regole per l'operatività delle nuove misure e in contemporanea sta invitando i potenziali interessati, come si legge in una serie di Faq pubblicate sul sito nella sessione 'Garanzia Italia', a "evitare, se possibile, di concentrare le richieste nei primi giorni dell'offerta" che scatteranno, molto probabilmente, a partire dalla prossima settimana, proprio per evitare ingorghi.
Piccole e micro attività possono intanto scaricare il modulo per chiedere fino a 25mila euro che arriveranno quasi in automatico, con istruttorie che si stanno cercando di rendere più snelle possibile per "ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l'accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente", come ha sottolineato il ministero dello Sviluppo economico. Chi ha intenzione di chiedere un prestito non deve fare altro che compilare il documento - che si troverà anche sui siti delle singole banche in sezioni dedicate: si tratta di 8 pagine con cui si dichiara di essere stati danneggiati dal Covid-19 e in cui andranno indicati i dati dell'azienda, specificando se si tratta di micro, piccola, media, mid cap o grande impresa (sono elencati i parametri a cui fare riferimento) e alcuni dati su occupati, fatturato e totale di bilancio. Il modulo va poi inviato all'istituto di credito di riferimento che non farà nessun tipo di analisi del bilancio ma valuterà solo la presenza dei requisiti per concedere il prestito (che non può comunque superare il 25% del fatturato).
Potenzialmente, ha spiegato il vicedg dell'Abi Gianfranco Torriero ci sono "milioni di soggetti" che potrebbero presentare la domanda, sia per avere il microprestito automatico sia per accedere al mix di garanzia tra Fondo e Confidi per ottenere fino a 800mila euro sia che potranno avanzare richieste fino a 5 milioni (in questo caso garantite al 90%). Cui si aggiungeranno le grandi imprese che faranno ricorso a Sace insieme alle piccole che hanno già esaurito il sostegno del Fondo.
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