Revisione degli orari di apertura dei supermercati in Sicilia durante l'emergenza coronavirus. È quanto chiedono FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS che minacciano lo sciopero dei lavoratori delle aziende della Grande Distribuzione se ciò non dovesse accadere.
“Non ci fermiamo - dichiarano sul piede di guerra Monia Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto Segretari Generali rispettivamente di FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS Sicilia - con l’aumento dei casi di contagio da COVID-19 anche nella nostra regione, appaiono alquanto limitate le garanzie e le tutele a favore delle lavoratrici e dei lavoratori del settore che comunque, nonostante i rischi a cui sono esposti quotidianamente, con grande senso di responsabilità, garantiscono un servizio alla clientela che, viene considerato alla stregua dei servizi essenziali da rendere alla collettività. In questi ultimi giorni - continuano - abbiamo richiesto l’intervento delle Istituzioni affinché si emettessero ordinanze regionali atte a regolamentare gli orari di apertura delle attività di generi alimentari e, nelle more di eventuali risposte, ci siamo appellati anche al buon senso delle singole aziende del settore".
"Ma se in tante hanno accolto il nostro invito di rivedere gli orari di apertura gli esercizi commerciali, con rammarico, abbiamo registrato che tante aziende altre hanno deciso di non muovere un dito. Ecco perché si necessita l’intervento delle istituzioni. È evidente - tuonano Caiolo, Calabrò e Flauto - che tali misure non possono essere lasciate in balia della sensibilità del singolo Imprenditore e/o Società ma necessitano di essere strutturate, per l’appunto tramite apposite ordinanze, in modo che tutti seguano le stesse linee guida".
E aggiungono: "Considerato, peraltro, che nel decreto 'Cura Italia' non è stata prevista alcuna misura che dia indicazioni per l’intero territorio nazionale, riteniamo che sulla scorta di esempi virtuosi di altri territori, anche in Sicilia sia quanto mai opportuno che le Istituzioni intervengano per emettere ordinanze per rimodulare gli orari apertura degli esercizi commerciali prevedendo, auspicabilmente, la chiusura domenicale e l’apertura dal lunedì al sabato all’interno di un nastro orario di massimo 12 ore giornaliere".
"Tale misura, se adottata, garantirebbe, da un lato, una migliore gestione dei turni e dei carichi di lavoro, dall’altro, favorirebbe accurata sanificazione degli spazi dei pdv in ottemperanza, peraltro, di quanto disposto anche nel punto 4 del “Protocollo Condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Se le istituzioni e le aziende - concludono - resteranno sorde, siamo pronti allo sciopero”.
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