Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi per l'ok al super-decreto con aiuti per medici, lavoratori, famiglie, imprese. Il testo si aggira attorno ai 120 articoli. Ci sono soprattutto misure per sostenere la sanità, che prevedono alberghi requisiti, cliniche private a disposizione degli ospedali pubblici, la creazione di fabbriche per produrre mascherine. Ma ci sono anche misure per le famiglie, per i lavoratori, per le imprese.
Il valore complessivo del provvedimento sarà definito solo dopo il vaglio finale del governo ma appare chiaro che la cifra impiegata sarà vicina ai 25 miliardi per i quali l'esecutivo ha avuto l'autorizzazione del Parlamento.
"Nessuno sarà lasciato solo", assicura il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il premier Giuseppe Conte mette in cima alle priorità "far lavorare in sicurezza medici, infermieri e tutto il personale sanitario": "Siamo strenuamente impegnati" per questo ed è "l'unica cosa che conta". "Non è il momento", osserva il presidente del Consiglio, di polemiche come quella della Regione Lombardia contro la Protezione civile.
Durissimo il ministro Francesco Boccia: "Serve senso dello Stato" e invece, denuncia, "ci sono avvoltoi che intendono spargere altri virus in un momento così delicato". Il decreto che il governo si appresta a varare "è solo una prima tappa", spiega Gualtieri, perché dopo "servirà una fortissima spinta", anche da parte dell'Europa, per la ripartenza del Paese.
Il ministro aveva ipotizzato un primo decreto da 12 miliardi ma sceglie di portare in Cdm un maxi-dl da 25 miliardi, l'intera cifra autorizzata dal Parlamento. Se l'emergenza si protrarrà - spiega - le misure assunte per il mese di marzo potranno essere rinnovate per aprile. Il governo mobilita finanziamenti per 350 miliardi, una cifra "equivalente" in percentuale del pil ai 550 miliardi della Germania. Ma il ministro fa appello alla responsabilità di tutti: le scadenze fiscali sono tutte rinviate ma "chi ha la possibilità paghi", per destinare risorse al sistema sanitario.
SANITÀ. Arrivano 1,15 miliardi per la sanità e 1,5 miliardi per la Protezione civile. Ci sono fondi per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario per l'emergenza sanitaria di requisire strutture e mezzi per potenziare i reparti degli ospedali. Il commissario, Domenico Arcuri, potrà fronteggiare la grande carenza di mascherine e di altri macchinari di terapia intensiva anche avviando intere nuove linee produttive.
CLINICHE PRIVATE COME OSPEDALI. le strutture sanitarie private, accreditate e non, devono mettere a disposizione il loro personale sanitario, i locali e le apparecchiature. Le prestazioni saranno remunerate dalle Regioni con una somma di denaro a titolo di indennità.
ALBERGHI REQUISITI PER LE QUARANTENE. Il commissario della Capo Protezione Civile può disporre la requisizione di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere, necessari per fronteggiare l'emergenza. Il Prefetto può disporre la requisizione anche di alberghi per ospitare chi è in isolamento.
MAXI-STRAORDINARI PER MEDICI E INFERMIERI. Aumenta il valore orario delle prestazioni straordinarie svolte dal personale sanitario direttamente impiegato nella lotta al COVID-19. Lo stanziamento è di 15 milioni. E' inoltre possibile mantenere in servizio il personale che ha raggiunto i requisiti per la pensione.
IMPRESE. E poi ci sono i sostegni alle imprese, a quelle che si sono fermate e quelle che continuano a lavorare.
Per gli autonomi, inclusi i lavoratori di turismo e spettacolo, arriva una una tantum da 500 euro. Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga.
FAMIGLIE. Come annunciato, vengono sospesi i mutui, fino a 18 mesi, per tutti coloro che siano in difficoltà economica, inclusi gli autonomi. Nasce un fondo "di ultima istanza" da 200 milioni per aiutare chi nel 2019 aveva guadagnato meno di 10mila euro e ora a causa del virus si è dovuto fermare. Chi ha continuato ad andare al lavoro a marzo avrà un bonus di 100 euro. Per le famiglie con i figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari.
ALTRI AIUTI. Ci sono misure per proteggere i taxisti, i postini. Rimborsi degli spettacoli, sostegno all'editoria.
La risposta del governo al probabile crollo del Pil vale anche più di una manovra. E non finirà qui.
REGIONI LIBERE DA REGOLE E TETTI. Regioni e province autonome potranno stipulare contratti per prestazioni sanitarie in deroga ai limiti di spesa. Possono inoltre attivare, in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all'interno che all'esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, o di altri luoghi idonei, per la gestione dell'emergenza.
PIU' MASCHERINE. Sarà consentito produrle in deroga alle norme vigenti. Basterà un'autocertificazione delle aziende all'Istituto superiore di sanità in cui si garantiscano i requisiti di sicurezza. L'Iss avrà due giorni per dare il via libera. Sono confermati gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono e vengono stanziati 50 milioni da distribuire alle aziende per l'acquisto di guanti e mascherine da fornire ai lavoratori.
PIÙ FONDI ALLE FORZE DELL'ORDINE. Il ministero dell'Interno stanzia 58 milioni per straordinari e le spese igienico-sanitarie e si calcolano "prudenzialmente in 4.000 unità il contingente delle Forze di Polizia" impiegate "nelle attività di ordine pubblico, controllo del territorio e pubblico soccorso riconnesse all'emergenza epidemiologica".
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