Da febbraio i titolari delle pensioni minime, di invalidità, di accompagnamento e assegni sociali, rischiano di non ricevere gli importi spettanti a fine mese. L’erogazione degli assegni previdenziali infatti è legata all’invio del modello Red, Icric, Iclav o Acc-As/Ps. Il mancato invio, o un suo ritardo, potrebbe causare la sospensione della pensione Spetta al titolare della pensione inviare i modelli di riferimento all'Inps. Negli ultimi anni, l'Inps non invia più la lettera con il modulo da compilare, è invece compito dei pensionati dimostrare all'istituto di possedere i requisiti per usufruire dell'assegno in questione. È tenuto quindi a inviare le dichiarazioni di responsabilità, ovvero i modelli Red, ICcric, Iclav o Acc-As/Ps. Le dichiarazioni vanno inviate entro il 20 febbraio 2020. I moduli sono disponibili online, e i titolari degli assegni possono procedere al loro invio rivolgendosi ad un Caf. In alternativa, tuttavia, è possibile accedere ai servizi Inps utilizzando l'apposito Codice Pin Inps, Spid, carta nazionale dei servizi o carta di identità elettronica. Il modello Red indica i redditi posseduti, anche quelli già denunciati in dichiarazione dei redditi, ma riguarda solo determinate tipologie di entrate (ovvero quelle derivanti da lavoratore dipendente, autonomo, prestazioni coordinate e continuative, lavoro a progetto, immobili, terreni, Bot, Cct, titoli di Stato, eccetera). Deve essere presentato dai pensionati che usufruiscono di alcune specifiche prestazioni erogate dall’Inps. Per quanto riguarda gli altri moduli, invece: l'Icric, va inviato per le dichiarazioni dei ricoveri degli invalidi titolari di indennità di accompagnamento; l'Iclav per le dichiarazioni sullo svolgimento di una o più attività lavorative da parte di invalidi civili; Acc-As/Ps va inviato dai titolari di pensione sociale, che devono dichiarare la loro dimora in Italia o all’estero, e dai titolari di assegno sociale, che devono segnalare anche l’eventuale stato di ricovero in una struttura pubblica o privata.