Lunedì 18 Novembre 2024

Reddito di cittadinanza, sono più di 28mila le persone che hanno trovato lavoro

Al 10 dicembre sono 28.763 le persone che hanno avuto un contratto di lavoro dopo aver ottenuto il reddito di cittadinanza, il 63,6% in più rispetto al precedente dato al 21 ottobre: il 67,2% ha un contratto a tempo determinato, il 18% a tempo indeterminato, il 3,8% in apprendistato; il 67,9% ha un’età inferiore ai 45 anni; per il 58,6% uomini e il 41,4% donne. Dati comunicati dall’Anpal. Inoltre, spiega una nota, «al 13 dicembre sono stati attivati 422.947 beneficiari, convocati dai centri per l’impiego, per poter partecipare alla prima fase preparatoria del più ampio percorso finalizzato alla ricerca del lavoro": è il 53% dei «791.351 avviabili al lavoro, cioè quella parte dei beneficiari che risultano tenuti a sottoscrivere un Patto per il lavoro, gli altri vengono inviati ai Comuni per sottoscrivere il Patto per l’inclusione sociale». Il percorso, ricorda l’Anpal, «prevede la convocazione, il primo appuntamento, la verifica degli esoneri, la presa in carico (patto di servizio), cui segue un percorso personalizzato di accompagnamento al lavoro (Patto per il lavoro). Ad oggi «331.614 (78% dei convocati) hanno iniziato questo percorso e si sono presentati alla prima convocazione. 44.166 gli esonerati, 7.713 i rinviati al patto per l’inclusione, 15.016 indicati come sanzionabili. Ad oggi sono stati sottoscritti 220.430 patti di servizio (67% dei presenti alla prima convocazione)». Mentre «la fase 2 del reddito di cittadinanza - quella in cui il beneficiario viene assistito in un percorso di accompagnamento al lavoro - sta uscendo dal periodo di rodaggio (le convocazioni sono cominciate a settembre) e sta progressivamente entrando a regime. Presto, entro gennaio, partirà anche la misura di politica attiva dell’Assegno di ricollocazione». Per il presidente dell’Anpal, Mimmo Parisi, i dati dimostrano come il meccanismo del reddito di cittadinanza «stia funzionando su tutto il territorio, compreso il Mezzogiorno. Il vero cambiamento in atto è che ora c'è a livello nazionale un percorso condiviso, in cui le persone che si recano ai centri per l’impiego vengono accompagnate in modo continuativo alla ricerca di un’occupazione. Questo avviene su tutto il territorio e con le stesse modalità».

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