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Reddito di cittadinanza, la battaglia dei navigator idonei: "Lavoro anche per noi"

Reddito di cittadinanza

Chiedono un confronto con i deputati della V Commissione regionale per rivendicare le loro competenze e avere spazio nelle politiche di avvio al lavoro. Sono i navigator idonei e ad alzare la voce è un coordinamento, "laureati, concorsisti, cittadini, elettori e in ultimo navigator. Per questo torniamo a chiedere alla politica di ascoltare la nostra voce!".

Sollecitano un'audizione alla V Commisisone regionale Ars "per confrontarci sulle politiche di potenziamento dei Cpi". Chiedono dunque spazio nei centri per l'impiego, diventati nei mesi scorsi la sede di lavoro dei navigator.

In Sicilia sono 429 i navigator (3mila in tutta Italia) il cui compito è quello di trovare un impiego ai beneficiari del Reddito di cittadinanza che non hanno presentato la Disponibilità al lavoro. E mentre il Piano straordinario varato dal governo nazionale per rafforzare i Centri per l’Impiego prevede 4 mila nuove assunzioni entro il 2021 (di cui 277 in Sicilia), gli idonei alzano la mano per dire "presenti". "Noi sosteniamo di poter dare un contributo fattivo e rendere i Cpi un luogo di assistenza e consulenza, siamo in grado di profilare chi cerca lavoro, di dare supporto sui bandi europei, aiuto nella redazione dei progetti e sull'autoimprenditorialità. Siamo laureati, molti economisti e giuristi, possiamo anche essere l'anello di raccordo tra Inps, Invitalia, aziende, politica e Cpi".

Secondo gli idonei il governo nazionale avrebbe a disposizione le somme da impiegare, ovvero quelle che "ha 'risparmiato' dall'acquisto del software dedicato al programma del reddito di cittadinanza, circa 24 milioni di euro". E sottolineano di avere le competenze di offrire assistenza tecnica non solo per il reddito di cittadinanza. "Ci sono tutte le condizioni per avviare una nuova stagione - scrivono in una nota - e dare un contributo fattivo e concreto al potenziamento del mercato del lavoro. Chiediamo dunque alla Regione Siciliana e alle istituzioni politiche un colloquio di confronto".

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