Inaugurate martedì, a Palermo e Acireale, le ‘Ang inRadio’, le tre stazioni digitali siciliane vincitrici del bando dell’Agenzia nazionale per i giovani. Sono quelle dell’associazione di promozione sociale ‘Php- people help the people’ di via Cuba, del Ceipes-Centro internazionale per la promozione dell’educazione e dello sviluppo di via Alias e della Polimnia di Acireale.
Trentasei ‘under 30’, “ambasciatori del loro territorio” che raggiungeranno migliaia di coetanei coinvolgendoli su tematiche come il cambiamento sociale, il clima e la partecipazione attiva. Il bando di trecentoventimila euro ha finanziato, la ‘Ang inRadio: la ‘digital radio’ dell’Agenzia nazionale per i giovani. Addio manopola e modulazione di frequenza: il futuro ha la voce delle web radio e dei podcast, neologismo nato dall’ iPod di Apple (dispositivo portatile per ascoltare musica) e la possibilità di creare in autonomia una programmazione di contenuti (cast) di palinsesti digitali.
Una rivoluzione simile a quella degli anni ‘70 quando, da quella di Stato, si passò alle miriadi di radio libere (che occuparono le frequenze superiori a 100 Mhz). Ora la Rete, con abbattimento dei costi, permette di creare in autonomia emittenti radiofoniche su Internet. “Gli obiettivi di questo primo network radiofonico digitale istituzionale”, dice Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani, “sono diminuire la distanza tra istituzioni centrali e territorio, informare e favorire la partecipazione giovanile. La rete in tutto il territorio nazionale ha 44 punti in tredici regioni. La forza di ‘Ang inRadio’ è nella capacità capillare di far entrare in contatto migliaia di giovani: moltiplicatori di conoscenze ed esperienze”.
La web radio libera come luogo di incontro, per ri-conoscersi mandando ‘in rete’ servizi in podcast della durata massima di dieci minuti. “Davanti ad un microfono”, continua De Maio, “i giovani possono superare insicurezze e crescere”.
Giulia Labita e Sharon Lauricella sono tra le dieci volontarie di Php che hanno partecipato al progetto ‘We are youth’. Studentessa in Scienze dell’educazione la prima, psicologa la seconda (con, alle spalle, anche svariati Erasmus+), orgogliose del link sulla pagina fb dell’associazione con i loro podcast su inclusione, tolleranza e diritti umani. Emron Mohamed, Alice Antonacci e Guido Lopez, volontari del Ceipes, grazie al supporto morale e logistico di Irene Capozzi, sono tra i dieci giovani che hanno lavorato al progetto vincitore, ‘Youth is in the air’.
E se Guido prima era ascoltatore (“Virgin radio su tutte”) ora è soddisfatto “perché la radio la faccio io”, Alice ha accettato questa piacevole ‘sfida’ perché “solo facendo e magari sbagliano, s’impara” mentre per Emron del Cairo, da cinque anni a Palermo, registrare podcast per la radio è quasi un ritorno alla sua infanzia, “in Egitto ascoltavamo sempre la radio. Invece, arrivato in Italia, ho notato che, invece, qui tutti guardavano la tv…”.
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