Un bonus tutto al femminile. Un contributo per le donne che vogliono avviare un'attività nel mondo dell'agricoltura o che già lo fanno. Nella manovra 2020 compare una nuova opportunità.
Il bonus "donna in campo", secondo la Cia-Agricoltori Italiani è una boccata d'ossigeno per le oltre 200 mila aziende agricole guidate da donne e attive oggi in Italia, tra settore vitivinicolo, zootecnico e ortofrutticolo. Ma è anche un'occasione per chi non ha mai operato in questo settore è ha intenzione di muore i primi passi. Pina Terenzi, la presidente nazionale di Donne in Campo, l'Associazione al femminile di Cia-Agricoltori Italiani non nasconde la sua soddisfazione per il passo cruciale per lo sviluppo del settore.
COSA PREVEDE. La misura prevede un fondo rotativo da 15 milioni per garantire mutui a tasso zero fino a 300mila euro, alle imprenditrici agricole o a quelle che lo vorranno diventare.
Quel 40% di forza lavoro rappresentato dalle donne in agricoltura, precisa Pina Terenzi, potrà così usufruire di un chiaro incoraggiamento a investire anche nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, quindi in ricerca e innovazione. Senza escludere, la spinta al ricambio generazionale.
"Attendiamo con fiducia l'entrata in vigore della legge di bilancio e quindi - ha concluso Terenzi - per quanto riguarda il bonus, del decreto ministeriale attuativo, disponibili a lavorare con la Ministra per affiancare al meglio le imprenditrici, nelle fasi successive. Dalla nostra abbiamo questa volta, anche l'orgoglio di un bonus che richiama il nome della nostra ventennale Associazione".
Il limite massimo dell’aiuto economico concesso è 300mila euro, mentre 15 anni è la durata massima comprensiva del periodo di preammortamento, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Per il 2020, nell’attuale testo della Legge di Bilancio, sono stati stanziati 15 milioni di euro.
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