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Prima casa persa per la crisi? Per le banche l'obbligo di rinegoziare i mutui

Mutuo casa

Contro gli effetti della crisi spunta la norma salva-casa. Si tratta di una proposta del Pd, a prima firma Mancini, che interviene sui pignoramenti degli immobili. Le novità potrebbero arrivare con il decreto fiscale per aiutare chi ha perso la prima casa per colpa della crisi. Il meccanismo una tantum prevede un obbligo per le banche di concedere rinegoziazioni dei mutui - con precisi paletti - ha chi ha la casa all'asta (o nuovi finanziamenti da banche terze) e il governo sta lavorando per venire incontro alla richiesta.

Sul fiscale, per ora, si è registrato un primo voto sulle multe per chi presenta F24 per compensazioni che risultano indebite, che scendono dai 1000 euro del testo base a massimo 250 euro. Il resto arriverà da lunedì in poi, dopo che la maggioranza avrà trovato una sintesi su diversi capitoli, dalla revisione della stretta sugli appalti a quella sul carcere. In sospeso, oltre al calo dell'Iva sugli assorbenti femminili e al ritocco delle regole sui Pir, anche diverse richieste di riaprire la rottamazione, che i dem vorrebbero ampliare agli avvisi bonari.

Procedono a ritmo lento i lavori di Camera e Senato sulla manovra e non si placano le polemiche attorno alla riforma della riscossione per gli enti locali, con Italia Viva che chiede al governo di fare chiarezza e si dice pronta a fare il necessario per garantire adeguate tutele ai contribuenti onesti.

Una novità intanto riguarda le comunicazioni con i cittadini: multe e atti dell'agenzia delle Entrate, presto arriveranno via web nel "domicilio digitale", contenuto in un pacchetto di emendamenti alla manovra per spingere la digitalizzazione della P.a studiato dal ministro Paola Pisano, che punta anche a dotare tutti i cittadini di una "identità digitale" entro il 2022, superando l'attuale sistema dello Spid.

Alla consegna della nuova carta d'identità elettronica sarà collegato il rilascio del Pin unico per accedere a tutti i servizi pubblici digitali, che potrebbe fare da apripista alla card unica. Sul fronte della pubblica amministrazione si muovono anche due emendamenti promossi dal ministro Fabiana Dadone: in arrivo per gli statali la detassazione dei premi di produttività al 10%, già prevista per il settore privato, che porterà in media 697 euro in più in busta paga ai dipendenti pubblici. Spinta anche al superamento del precariato nella P.a, con la proroga fino al 2021 dei piani per la stabilizzazione dei precari.

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