Presentato oggi a Palermo da Aiop Sicilia, nella sede di Sicindustria, il primo “Bilancio sociale aggregato” della componente di diritto privato in Sanità. Si tratta di un rapporto dettagliato sull’attività dell’ospedalità privata nell’Isola e sulle sue ricadute economiche, sociali e ambientali. I lavori, moderati dal giornalista Emilio Pintaldi, sono stati aperti dal presidente di Aiop Sicilia, Marco Ferlazzo, e dal vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese. Ai lavori sono intervenuti, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e l’assessore regionale alle Attività produttive, Girolamo Turano. Il “Bilancio sociale” è stato illustrato da Carlo Luison di Bdo. A seguire, gli interventi di Francesco De Domenico, segretario della VI commissione dell’Ars, Daniela Faraoni, direttore generale dell’Asp 6, Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale Dasoe, e Mario La Rocca, dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica della Regione. I lavori sono stati chiusi da Barbara Cittadini, presidente nazionale di Aiop. “Lo sviluppo degli strumenti della responsabilità sociale e l’attenzione ai temi della sostenibilità sono diventati fattori imprescindibili nel contesto economico produttivo, non soltanto per rispondere alle grandi problematiche che interessano il nostro pianeta, ma anche per assicurare la competitività delle imprese - spiega Marco Ferlazzo -. Le strutture associate ad Aiop Sicilia sono consapevoli di dovere essere capaci di soddisfare le nuove esigenze dei cittadini attraverso un’offerta di prestazioni di qualità con minori impatti ambientali e sociali, ottenendo così maggiori vantaggi competitivi nel medio-lungo termine. Nella sanità privata siciliana lavorano quasi 7 mila operatori ed 1 euro investito comporta un ritorno di 1 euro e 70. Purtroppo, chi ha deciso e chi decide spesso non ha avuto ben chiara quella visione prospettica del ruolo della componente privata nel tessuto produttivo siciliano. I vari governi negli ultimi anni hanno tagliato 38 miliardi, oggi ci stiamo accorgendo che la tendenza si sta invertendo e l'attenzione verso la sanità privata è maggiore". Dai dati del bilancio sociale 2018, si evince che in Sicilia i privati si avvalgono di 6.906 unità di forza lavoro, erogano 998 mila prestazioni ambulatoriali l'anno, 185 mila prestazioni ospedaliere in 52 strutture ospedaliere convenzionate, quarta regione in Italia. "Ecco quando si fanno le leggi di bilancio - ha sottolineato Ferlazzo - vanno valutati gli elementi strutturali che hanno una valenza fondamentale. " “La scelta di produrre il Bilancio Sociale delle strutture sanitarie associate ad Aiop Sicilia ha un significato che va rilevato – afferma Barbara Cittadini -. Il SSN nella nostra regione, nonostante abbia fatto un incontrovertibile percorso di efficientemento, soprattutto della spesa, continua a registrare criticità, sovrapponibili a quelle di molti altri territori del resto d’Italia. In questo ambito, il Bilancio Sociale di Aiop Sicilia certifica e avvalora, ancora una volta, che la componente di diritto privato del SSN è, sempre di più, una realtà importante e non solo dal punto di vista strettamente sanitario. Dal Bilancio Sociale delle strutture di diritto privato del SSN, emerge chiaramente che la sanità non rappresenta solo una “spesa pubblica” ma un elemento di sviluppo e di civiltà, uno strumento di miglioramento della salute e della qualità della vita anche in Sicilia. Il nostro valore aggiunto non si declina solo in termini economici ma, anche, sociali e ambientali. Siamo i rappresentanti di un modello virtuoso di assistenza sanitaria che, insieme alla componente pubblica, cerca di garantire, in Sicilia, servizi di cura efficienti ed efficaci, sia dal punto di vista economico che da quello sociale. In una situazione sovente complessa, chi ha l’onore e l’onore della programmazione ha un compito difficilissimo, che indica, ancora una volta, l’importanza di sostenere il SSN con adeguate e coerenti politiche di investimento. Gli anni di definanziamento sul SSN hanno determinato un impoverimento economico e sociale del nostro territorio: una condizione sulla quale, adesso, occorre intervenire implementando una programmazione degli investimenti che abbiamo registrato, con grande entusiasmo,negli impegni programmatici dell’assessore Razza, con il quale l’Aiop lavora in piena sinergia”. "La Sicilia può essere una regione guida per la Sanità nel mezzogiorno - ha detto l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza -. I tagli non ci sono stati per ragioni che venivano dal nulla, ci sono stati perche' questa regione ha fatto un enorme buco della sanita' che con grande fatica, attraverso il piano di rientro, oggi si sta colmando e quindi e' arrivata una stagione di investimenti e di valorizzazione - ha spiegato Razza -. Da parte della Regione siciliana c'e' stato innanzitutto il riconoscimento dell'importanza dell'integrazione tra il sistema sanitario erogato da soggetti di diritto pubblico e quello erogato da soggetti di diritto privato perche' alla fine la sanita' e' una sola ed il diritto alla salute e' un diritto individuale di ogni cittadino .Stiamo lavorando attraverso forme di implementamento delle attivita' per recuperare chi si vuole curare in Sicilia di potere utilizzare anche e soprattutto le strutture di diritto privato - ha aggiunto l'assessore -. Questo c'e' stato gia' riconosciuto dalla Svimez perche' non dobbiamo dimenticare che quando si racconta una Sicilia che arretra poi magari arriva un rapporto di Svimez che ricorda che nel mezzogiorno la Sicilia e' l'unica regione che ha visto diminuire i viaggi della speranza; attraverso un maggiore investimento, attraverso una maggiore integrazione pubblica e privata - ha sottolineato Razza -. Noi siamo ragionevolmente convinti di essere nel mezzogiorno una regione guida a livello di organizzazione dei servizi sanitari". Per Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindusatria, “il bilancio sociale è prima di tutto un’operazione culturale. Credere nella sostenibilità significa sapere raccogliere la sfida di questi tempi. Progresso oggi significa: cultura, territorio, valori. Imprese e istituzione devono fare di più e di meglio nell’ambito di un percorso di dialogo con l’obiettivo dello sviluppo sostenibile e solidale”.