“L’azione coordinata di tutte le sigle sindacali che rappresentano i dipendenti regionali ha ottenuto un grande risultato: l’assessore per la Funzione pubblica Bernardette Grasso ha annunciato che in settimana porterà in giunta le proposte dell’Assessorato per stanziare le risorse economiche necessarie per il fondo risorse decentrate, le vacanze contrattuali per comparto e dirigenza e per il fondo della dirigenza, oltre che per il completamento degli istituti contrattuali come la riclassificazione e la rimodulazione delle indennità”.
A dirlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Di.r.si, Sa.di.r.s e Ugl, dopo le assemblee dei dipendenti regionali che si sono svolte oggi, 6 novembre 2019, nell’ambito dello stato di agitazione indetto alcune settimane fa. Anche oggi, come lo scorso 16 ottobre, migliaia in tutta la Sicilia i dipendenti che hanno partecipato agli incontri con i rappresentanti sindacali.
L’assessore Grasso è intervenuta, a sorpresa, all’assemblea che si è svolta nel suo Assessorato in viale Regione siciliana e ha lanciato la sua proposta ai sindacati e ai lavoratori riuniti. “Sedetevi al tavolo delle trattative dell’Aran Sicilia e cominciate a delineare lo schema della riclassificazione del personale regionale. L’intenzione del governo è quella di stanziare le risorse necessarie, ma questo non può avvenire entro il 2019 perché abbiamo la spesa bloccata fino al 13 dicembre”, ha spiegato.
Tanti i motivi che hanno spinto i sindacati settimane fa a proclamare lo stato di agitazione: la mancata riclassificazione del personale, la mancata sottoscrizione del fondo risorse decentrate anno 2019, i ritardi nel rinnovo del contratto dell'area della dirigenza 2016-2019, la mancata erogazione delle indennità di vacanza contrattuale di comparto e dirigenza, la mancata erogazione arretrati CCRL 2016-2018 e la mancata sottoscrizione dei contratti individuali di lavoro dell'area della dirigenza. Dopo la conferma che per gli arretrati del CCRL 2016-2018 sono già stati firmati i mandati di pagamento, oggi, in assemblea, all’ordine del giorno c’erano tutti gli altri punti della protesta e la votazione del personale per un possibile sciopero generale, che avrebbe rischiato di paralizzare l’attività amministrativa. Da qui, l’intervento dell’assessore Grasso per “riallacciare il dialogo”, teso dopo la proclamazione della protesta a oltranza.
“Per me in realtà il dialogo non si è mai interrotto. Non è una questione di volontà, ribadisco, ma di risorse. A breve – ha proseguito Grasso – porteremo in giunta la nostra proposta per coprire il fabbisogno economico di queste prime tre richieste. Inoltre, lunedì prossimo incontreremo i vertici dell’Aran Sicilia per dare nuove direttive e sollecitare a chiudere, sia con la riclassificazione sia con il rinnovo del contratto della dirigenza. Anche per il governo è importante arrivare a una soluzione, infatti, è obiettivo del governo Musumeci migliorare l’organizzazione della macchina amministrativa”.
“Un risultato importante – commentano i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir, Di.r.si, Sa.di.r.s e Ugl – ma è chiaro che noi continuiamo a tenere gli occhi aperti. Da parte nostra, cominceremo a lavorare con l’Aran per arrivare al miglior risultato possibile per implementare il funzionamento della macchina amministrativa, nel rispetto dei diritti del personale regionale e, contestualmente, per offrire servizi efficienti ai cittadini siciliani. La Regione ha promesso di fare la sua parte. Aspettiamo i fatti”.
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