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L'1 novembre è festa: tutti i giorni festivi in busta paga, ne restano altri 3 nel 2019

L'1 novembre è una data festiva in busta paga, un'occasione quindi per trascorrere qualche giorno di riposo, un ponte nel caso di quest'anno visto che cade di venerdì.
Tantissimi lavoratori infatti hanno approfittato delle triple feste di Halloween, Ognissanti e 2 Novembre, per un viaggio. Sono 6,2 milioni gli italiani che si stanno concedendo qualche giorno di vacanza, nonostante il maltempo, secondo quanto stima la Coldiretti. Il 90% dei vacanzieri è rimasto in Italia per dedicarsi a un turismo legato all'enogastronomia con le specialità tipiche della tradizione contadina, ma anche delle numerose sagre di stagione che in questo periodo si organizzano su tutto il territorio nazionale, dai tartufi ai funghi.

Ma quali sono le altre festività in busta paga fino alla fine dell'anno?

Quelle già trascorse sono: Capodanno, Epifania, Pasquetta, 25 Aprile, Primo Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto, Primo Novembre.

Quelle ancora da trascorrere sono: Immacolata Concezione, l'8 dicembre che però quest'anno cade di domenica e viene quindi considerata come festività non goduta; Natale (mercoledì 25 dicembre), Santo Stefano (giovedì 26 dicembre).

Capodanno 2020 cadrà invece di mercoledì. A queste festività va aggiunta anche quella del Santo Patrono, differente da comune a comune.

Cosa si intende per giorno festivo dal punto di vista lavorativo? Sono giornate determinate dalla legge o dai Contratti collettivi nazionali del lavoro nei quali viene corrisposta la retribuzione senza aver lavorato. Sono i contratti collettivi a elencare le giornate festive nell’anno e le modalità di godimento e di pagamento. Se la festività cade di domenica o nel giorno previsto per il riposo settimanale, viene considerata come festività non goduta e viene retribuita come giornata normale in più sulla busta paga. Così come accade per la festività del Santo Patrono.

In passato c'erano altre date considerate come festività in busta paga: 19 marzo, San Giuseppe; l'Ascensione: 40 giorni dopo la Pasqua; Corpus Domini, 60 giorni dopo la Pasqua; il 29 giugno, Santi Pietro e Paolo, patroni di Roma;  il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia; il 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate (l’anniversario della vittoria italiana durante la Prima Guerra Mondiale).

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