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Edili, Filca Cisl: "Disoccupati da tutelare con investimenti non con iscrizioni a sigle sindacali"

"Ci allarma e ci preoccupa particolarmente il messaggio che alcune sigle sindacali stanno lanciando in questi giorni, che non fanno altro che illudere i tanti disoccupati del settore edile che coltivano la speranza di essere nuovamente inseriti nel mondo del lavoro".

Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale e quello provinciale di Palermo-Trapani della Filca Cisl, Paolo D'anca e Francesco Danese, che aggiungono: "L'unica strategia vincente per tutelare i lavoratori è quella di chiedere all'unisono il rilancio degli investimenti perché è solo così che si incentiva lo sviluppo produttivo e non sarà certamente l’iscrizione ad una sigla sindacale a garantire l’assunzione perché bisogna adottare soluzioni che tutelino tutti gli edili con alte professionalità. Nessuna corsia privilegiata insomma per chi è iscritto a qualche movimento o qualche associazione in particolare ma tutela assoluta per tutti perché non bisogna fare la differenza tra lavoratori di serie A e di serie B".

E ancora: "Non esiste nessun protocollo che unilateralmente mette fuori il diritto di ogni singolo lavoratore, per questo chiediamo di condividere una battaglia comune che tuteli tutti i disoccupati nella convinzione che solo l'unità è l'unica strada percorribile. Tutto il resto sono solo posizioni populiste che servono solo a spaccare il mondo del lavoro e dei lavoratori. Chiediamo altresì che venga messo a regime il blen.it che è uno strumento contrattuale previsto dal 2008, che gestisce la scuola edile che è l’ente bilaterale di formazione dell’edilizia perché riteniamo che può dare risposte ai tanti disoccupati che possono accrescere le proprie professionalità e favorire l'inserimento nel mondo del lavoro".

Poi l'appello: "Invitiamo pertanto pubblicamente i livelli regionali a ragionare insieme in una unica iniziativa regionale che mette al centro lo sviluppo infrastrutturale e sociale dell'isola, già vittima di una crisi e burocrazia farraginosa,che ha bisogno di essere velocizzata. E necessario - conclude la nota - creare tavoli tecnici, che hanno come obiettivo lo sbocco delle opere incompiute nel minor tempo possibile. E le opere incompiute sono davvero tante, basti pensare per citarne solo alcune, all'Agrigento–Caltanissetta, alla Palermo-Agrigento, alla circonvallazione di Palermo, alla Tangenziale Catania, alla SS 626 dir Licata- Torente Braemi, alla Siracusa- Gela, alla Ragusa- Catania e al Ponte Himera".

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