Sebbene da qualche anno i furti siano in calo, la frequenza con i quali vengono compiuti fa, comunque, rabbrividire: 1 ogni 6 minuti; 10 ogni ora e 246 ogni giorno. Sono circa 90 mila nei negozi e nelle botteghe artigiane - stando alle denunce effettuate complessivamente in Italia dai titolari di queste attività - nel 2017, ultimo anno in cui i dati sono disponibili.
Un costo economico per gli operatori commerciali stimato dalla Cgia attorno a 3,3 miliardi di euro annui. Rispetto al 2014, anno in cui si è toccato il picco di quasi 106.500 denunce, la contrazione a livello nazionale è stata del 15,6%, con punte di riduzione che oscillano tra il 23 e il 25% in Veneto, in Piemonte, in Calabria e in Sardegna. Tra tutte le regioni, nel quadriennio 2014-2017 solo in Campania sono aumentate le denunce (+2,7%). Oltre al grab and run (prendi e scappa), i metodi più usati per rubare la merce sugli scaffali sono la rottura di etichette/placche antitaccheggio e l’uso di borse schermate.
Molti operatori, inoltre, sottolineano che sempre più spesso operano micro-bande, composte da 2-3 persone, spesso specializzate e ben attrezzate, con strumenti per staccare le etichette antitaccheggio, jammer (ovvero disturbatori di frequenze) e magazzini dove conservare la refurtiva. Se rapportiamo il numero di furti denunciati dagli operatori commerciali e artigianali ogni 100 mila abitanti, emerge che nel 2017 la regione più "colpita" è stata l’Emilia Romagna (233,8). Seguono la Toscana (215,4), la Liguria (207), la Lombardia (201,6) e il Piemonte (166,2).
In coda a questa particolare graduatoria scorgiamo il Molise (70,3), la Calabria (57) e la Basilicata (36,3). E’ 148,6 il dato medio nazionale. Ancorché il numero di botteghe e negozi svaligiati in rapporto agli abitanti sia concentrato in particolar modo al Centro-Nord, la situazione si capovolge sulla percentuale di furti in cui i responsabili non vengono individuati. Nel 2017, infatti, è stata la Campania la regione dove la quota di delitti di cui non si è scoperto l’autore nel corso dell’anno è risultata superiore a tutte le altre (86,2%). Seguono la Puglia (81,3%) e la Calabria (80,6%). Le aree più 'virtuose', invece, sono state la Sardegna (67,7%), la Valle d’Aosta (67,2%) e il Trentino Alto Adige (66,2%). La media nazionale è al 76%. ANSA
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