E’ arrivata la sentenza del Consiglio di Stato, ed è un’ottima notizia per i consumatori. E’ stata infatti respinta la sospensiva sui rimborsi delle bollette richiesta dalle compagnie telefoniche. Ora, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno predisporre un piano di rimborsi. I giudici amministrativi hanno dato così ragione all’Autorità garante delle telecomunicazioni (Agcom), che fin da subito si era espressa contro la pratica messa in atto da parte delle compagnie telefoniche.
I rimborsi (le compagnie saranno tenute a restituire agli utenti quanto incassato in più nel periodo tra giugno 2017 e aprile 2018) dovrebbero ammontare tra i 30 e i 50 euro per utente, e probabilmente i clienti potranno scegliere tra due modalità, ossia un rimborso in contanti in bolletta oppure un acquisto gratis dei servizi proposti dagli operatori telefonici.
Modificando la cadenza delle bollette da mensile a quadrisettimanale (28 giorni, appunto) a parità di prezzo, le compagnie aumentavano i loro incassi di un dodicesimo all’anno, cioè dell’8,3%. Risale all’autunno del 2017, il caso delle bollette a 28 giorni: si scoprì allora che le compagnie telefoniche inviavano le fatture ai loro clienti basate su quattro settimane e non su base mensile, con il risultato che ogni famiglia si trovava a pagare 13 bollette l’anno invece che 12. Ad aprile 2018 l’Agcom obbligò le compagnie a tornare alla fatturazione mensile, e a interrompere quindi questa pratica scorretta. Inizialmente i rimborsi erano previsti per dicembre 2018, poi la data è stata spostata a marzo 2019 e infine a maggio 2019. Ora sembra davvero arrivato il momento.
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