«Siamo al fianco degli operatori del settore del commercio, alle prese con una crisi che investe molteplici aspetti e con le nuove sfide sui modelli di organizzazione della vendita di prodotti e servizi. Proprio per questo stiamo lavorando agli Stati generali del commercio che si terranno agli inizi di settembre. In quell'occasione presenteremo un documento di riforma, predisposto con il contributo delle organizzazioni di categoria che oggi abbiamo voluto ascoltare». Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenendo all’incontro che si è tenuto a Palazzo d’Orleans con le associazioni di categoria, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Girolamo Turano, del dirigente generale Carmelo Frittitta, di Giovanni Arena per Confcommercio Sicilia, di Giovanni Felice presidente di Confimprese, di Federico Chiesa in rappresentanza di Federdistribuzione, di Vittorio Messina, Michele Sorbera e Salvatore Pezzino per Confesercenti Sicilia. Il settore del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria rivoluzione, in assenza di un efficace sistema integrato di regole. Ma c'è la volontà politica di invertire la rotta ed è per questo che nella riunione di oggi sono stati trattati temi centrali e che costituiranno la piattaforma sulla quale, già dai prossimi giorni, l’assessorato alle Attività produttive elaborerà un testo di riforma condiviso. «Abbiamo voluto avviare - ha detto Turano - questo percorso di confronto tematico con le associazioni di settore che ci consegneranno le loro proposte di revisione di una materia complessa, con varie competenze e normative. A settembre, nel corso della conferenza programmatica, presenteremo un testo unitario di un disegno di legge che rivisiterà il settore, alla luce delle grandi trasformazioni degli ultimi anni». Tra gli i punti trattati, la pianificazione del commercio in ambito comunale e regionale, il commercio online, il mercato del "chilometro zero», la riorganizzazione dei mercati rionali storici, le esigenze della grande e piccola distribuzione, le difficoltà nell’accesso al credito degli operatori non bancabili, il commercio nei piccoli Comuni montani, le vendite promozionali e i saldi, le politiche di infrastrutturazione del territorio, la presenza e la valorizzazione degli esercizi commerciali nelle periferie delle città, le attività di sostegno agli esercizi di vicinato. «Sono state gettate le basi - ha ribadito Musumeci - per una intesa tra la Regione e le varie associazioni che rappresentano interessi legittimi e che per questo meritano la massima considerazione». (ANSA)