
L'ennesimo attacco, l'ennesima polemica. Con Rfi e Anas sempre al centro della "contesa" con la Regione. Stavolta il problema sono le opere bloccate per qualcosa come dieci miliardi di euro, non esattamente bruscolini quindi. A dirlo è Fulvio Bellomo, dirigente generale del dipartimento regionale Infrastrutture, all’incontro di Ance Sicilia sul Bim, nuova metodologia informatica.«In Sicilia ci sono opere da sbloccare per 10 miliardi, buona parte di competenza di Anas e Rfi. I fondi saranno revocati se gli appalti non saranno affidati entro il 2021».
«Ci sono 5 miliardi per la velocizzazione della ferrovia Palermo-Catania - ha ricordato Bellomo - ma da due anni Rfi non
riesce a tirare fuori un solo progetto. Fra le nuove opere viarie da sbloccare, ci sono le tangenziali di Gela per 316 milioni, di Catania per 214 milioni e di Agrigento per 200 milioni. Per non parlare dei quattro lotti della Nord-Sud, per sbloccare i quali la Regione ha stanziato 100 milioni: sul lotto B5 (87 mln), l’Anas non riesce a superare un contenzioso».
Sul fronte dei lavori ferroviari, oggi l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, è al Mise per far ripartire i cantieri, ha riferito Bellomo. «Il commissario della Tecnis - ha aggiunto - attende indicazioni riguardo all’Anello ferroviario di Palermo; siamo
riusciti a sbloccare il Passante ferroviario di Palermo, ma ancora mancano le stazioni di Capaci, via Lazio e interventi a Sferracavallo. Il governo è riuscito a sbloccare il raddoppio della ferrovia Ogliastrillo-Castelbuono, per 452 milioni, i cui
lavori riprenderanno il 16 aprile dopo uno stop di cinque anni.
Per la manutenzione della viabilità interna la Regione ha stanziato 250 milioni e ha appena firmato la convenzione con cui le ex Province affidano al Dipartimento regionale tecnico il compito di redigere gli elaborati. Contiamo di affidare entro
l'anno 70 interventi per 111 milioni, dando priorità alle aree interne più disagiate delle province di Enna e Caltanissetta.
Infine, dopo il crollo del Ponte Morandi abbiamo censito 1.900 punti di criticità sui viadotti in Sicilia, ma l’Anas ancora non
è riuscita a darci risposte circa il monitoraggio degli interventi da eseguire. Per questo abbiamo stanziato 5,4 milioni e contiamo di coinvolgere in questa attività i liberi professionisti».
Persone:
7 Commenti
Giovanni
28/03/2019 19:10
Io l'ho sempre detto tutti i Dirigenti DELL'ANAS dovrebbero essere tutti licenziati.....lavori bloccati dell'ANAS e Rfi perché incapaci di fare progetti....però lo stipendio se lo parlano da Dirigenti.......
vito
28/03/2019 20:59
I siciliani sanno bene a chi continua ha lasciare questa meravigliosa terra, priva di quelle infrastrutture ( ferroviarie ) che nelle altre regioni specie al nord, è la normalità. Lasciare la Sicilia ancora deserta, priva di quel benessere che i cittadini di ogni regione da nord a sud i servizi che lo Stato mette nelle disponibilità di tutti i cittadini italiani. I politici che rappresentano la Sicilia al governo romano ma ancor di più i politici regionali siciliani devono fare molto di più per rendere la loro terra radicalmente cambiata in campo infrastrutturale.
Vittorio
28/03/2019 19:23
La Colpa maggiore è stata dei nostri onorevoli ( ?! ) di Roma e a seguire quelli più Inutili di Palermo che non si sono Mai fatti sentire. Timidezza? Paura? Straffottenza? Interesse ?
Rosario Giuliano
28/03/2019 19:39
Troppo fame di miseria e nobiltà..
pietrol
28/03/2019 19:42
Caro Vittorio, forse è semplice incapacità combinata con la pazienza infinita dei cittadini, che non rivendicano i loro diritti
carmelo
28/03/2019 22:28
se il ponte sullo stretto di Messina fosse stato al Nord, l'avrebbero costruito da decenni.
Francesco
28/03/2019 22:33
Noi in Sicilia stiamo pagando 5 anni di buio totale derivato dal governo Crocetta. E di tutta la politica, anche di opposizione, che lo ha sostenuto per non perdere la poltrona.
diprima
29/03/2019 00:08
Sono un SICILIANO che vive a l'estero e mi vergogno dei nostri dirigenti fannulloni. Siete la vergogna della nostra TERRA. a l'estero ci vergogniamo di voi, andate via.