L’accordo tra il governo e le Regioni sulle nuove figure tecniche previste dal reddito di cittadinanza riguarda l’assunzione di 3mila navigator che saranno contrattualizzati con co.co.co. dall’'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavorò (Anpal), dopo una procedura di selezione. Questi ultimi saranno utilizzati in una fase transitoria emergenziale per dare supporto e assistenza all'interno dei centri per l’impiego. I navigator saranno assistenti tecnici e si occuperanno di dare un aiuto tecnico operativo alle regioni che lo chiederanno e che potranno decidere autonomamente se utilizzare queste figure in 'front' o 'back officè.
Nell’ambito dell’accordo è inoltre arrivato l’ok alle 4mila assunzioni, previste dalla legge di bilancio, da parte delle Regioni nei centri per l’impiego, attraverso concorsi su base regionale. Dal 2021 sono inoltre previste ulteriori 6mila assunzioni dalle Regioni oltre alla stabilizzazione di 1600 unità. Entro 30 giorni dall’ok al decreto, il piano sarà operativo. (ANSA). Il parere positivo delle Regioni, illustrato oggi in Conferenza unificata dal vice presidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti è condizionato ad alcuni emendamenti che sono stati accolti dall’esecutivo.
"L'accordo sugli emendamenti raggiunto con il Governo - ha spiegato Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro per la Conferenza delle Regioni e assessore della Regione Toscana - riguarda «un 'piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive - ha spiegato Grieco - che avrà durata triennale, risorse aggiuntive - rispetto a quelle già previste dalla Legge di bilancio 2019 - per 160 milioni per il 2019, 250 milioni per il 2020 e 50 milioni per il 2021. Tale piano individuerà le regioni che si avvarranno delle azioni di assistenza tecnica e le modalità operative di realizzazione dei singoli territori nel limite complessivo di 90 milioni di euro (pari a 3000 unità assunte da Anpal servizi con contratti di collaborazione a tempo determinato). Interventi che saranno poi dettagliati in convenzioni fra le singole amministrazioni regionali e l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).
Le restanti risorse inizialmente previste per altre 3000 unità - ha proseguito l’assessore della Regione Toscana - saranno invece ripartite alle Regioni, con un’intesa, per attività dei centri per l’impiego connesse all’erogazione del reddito di cittadinanza". Dal 2021 le Regioni sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato 7600 unità di personale da destinare ai centri per l'impiego. Ma potranno anticipare al 2020 una parte di queste assunzioni. Il parere positivo delle Regioni, illustrato oggi in Conferenza unificata dal vice presidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti è condizionato ad alcuni emendamenti che sono stati accolti dall’esecutivo.
"L'accordo sugli emendamenti raggiunto con il Governo - ha spiegato Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro per la Conferenza delle Regioni e assessore della Regione Toscana - riguarda «un 'piano straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego e delle politiche attive - ha spiegato Grieco - che avrà durata triennale, risorse aggiuntive - rispetto a quelle già previste dalla Legge di bilancio 2019 - per 160 milioni per il 2019, 250 milioni per il 2020 e 50 milioni per il 2021. Tale piano individuerà le regioni che si avvarranno delle azioni di assistenza tecnica e le modalità operative di realizzazione dei singoli territori nel limite complessivo di 90 milioni di euro (pari a 3000 unità assunte da Anpal servizi con contratti di collaborazione a tempo determinato). Interventi che saranno poi dettagliati in convenzioni fra le singole amministrazioni regionali e l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). Le restanti risorse inizialmente previste per altre 3000 unità - ha proseguito l’assessore della Regione Toscana - saranno invece ripartite alle Regioni, con un’intesa, per attività dei centri per l’impiego connesse all’erogazione del reddito di cittadinanza». Dal 2021 le Regioni sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato 7600 unità di personale da destinare ai centri per l'impiego. Ma potranno anticipare al 2020 una parte di queste assunzioni.
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