È Ornella Matta, 49 anni, il nuovo presidente di Legacoop Sicilia Occidentale, una tra le più grandi Federcoop del Sud Italia con oltre 38.431 soci e 610 cooperative tra le province di Palermo, Agrigento e Trapani. Sarà la prima donna a capo dell’organizzazione in questa parte dell’Isola. Nel mondo Legacoop dal 1995, Matta ha prima lavorato al Centro studi di formazione cooperativa dell’organizzazione regionale e poi all’interno di Legacoop Palermo e Legacoop Sicilia occidentale ed è componente del Cda di Servizi Coop. Succede a Filippo Parrino, volto storico di Legacoop Palermo e “candidato proposto da Legacoop Sicilia Occidentale alla presidenza regionale”, come ha annunciato oggi l’attuale presidente regionale Pietro Piro in vista del congresso regionale in programma il prossimo 21 marzo. Nella sua relazione Parrino ha fatto il bilancio della cooperazione in questa parte dell’Isola negli ultimi anni. “Dal 2014 - ha detto - sono 135 le nuove cooperative aderenti a Legacoop Sicilia occidentale e il maggiore incremento si è registrato nell’agroalimentare e nel turismo”. I numeri: 21 le nuove coop del settore agricolo, 3 quelle del settore consumo, 50 nel settore della produzione e lavoro, 15 nei servizi, 41 nella cooperazione sociale, 3 nel trasporto merci, 3 cooperative nel settore dettaglianti tra cui una, innovativa, nel settore farmaceutico. Ma al di là dei dati, sono le storie a contare: giovani e non che in un periodo di forte crisi economica hanno deciso di rilanciare e non arrendersi, mettendosi insieme e unendo le forze, creando nuove imprese e puntando al cambiamento sociale. O ancora, cooperative di giovani che hanno deciso di scommettersi rigenerando e riqualificando pezzi di città. Nascono così i supermercati creati da workers buyout “Centro Olimpo” e “Futura Cooperativa” a Palermo, e a Erice la coop “Cdr group”; progetti come “Cotti in fragranza”, nati insieme ai giovani del carcere minorile con la coop “Rigenerazioni”. E ancora: le cooperative culturali, turistiche e di informazione, realtà importanti come Agricantus o Addio Pizzo Travel o la cooperativa Parco Uditore che a Palermo ha restituito alla fruizione un angolo di verde abbandonato a se stesso. “La cooperazione – ha detto Parrino – ha avuto in Sicilia il merito di farsi motore di cambiamento: dalle aziende nate sui beni confiscati, molte delle quali riunite nel Consorzio Libera Terra, alla gestione dei siti culturali con Coop Culture che oggi valorizza vari siti culturali tra cui la Valle dei templi di Agrigento”. Imprese che si misurano giorno dopo giorno nei mercati, spesso facendo fatica a contrastare la concorrenza sleale di chi specula sul costo del lavoro, in tutti i settori e in quello di punta per lo sviluppo dell’Isola come l’agroalimentare e il vino. Tra le tante imprese, Parrino ha citato esperienze come “PRO.BIO.SI, consorzio di produttori biologici o la CVA di Canicattì premiata al vinitaly o la coop Lavoro e Non solo che ha appena iniziato a produrre le caserecce di Rita Borsellino che portano in etichetta la sua firma”. “La Sicilia è una terra di cooperazione – ha detto il direttore nazionale Giancarlo Ferrari – ed è sempre un piacere venire qui e conoscere le storie dei cooperatori. Abbiamo scelto per questo congresso un titolo impegnativo: Rivoluzioni cooperative. Imprese di persone che generano comunità e futuro. Vogliamo rappresentare imprese che hanno una visione, valori chiari, chiedendo alla politica e alle istituzioni di stare al passo e avere una visione a lungo periodo”. "La mia parola d'ordine - ha detto Matta - subito dopo l'elezione è fare squadra. Come i pionieri di Rochdale che dietro i cancelli della rivoluzione industriale trovarono nella solidarietà e nell'unione la risposta allo sfruttamento e alla povertà fondando la cooperazione, oggi questa deve rinnovarsi leggendo i bisogni e interpretandoli in soluzioni. La dignità delle persone è il primo valore della cooperazione e se questo sarà riconosciuto, tutti noi porteremo a casa un grande successo".