Depuratori, tutto fermo in Sicilia. Da un lato una montagna di finanziamenti da 1,1 miliardi bloccati, dall'altro l'Unione europea che "richiama" la Regione con multe, salatissime, da circa 100 mila euro al giorno per i ritardi sulla mancata realizzazione degli interventi.
Come si legge sul Giornale di Sicilia di oggi, a bloccare i lavori ci sono rimpalli di responsabilità, norme e strumenti che non comunicano tra loro. Come nel caso dei depuratori di Santa Flavia, alle porte di Palermo, i cui lavori sono bloccati perché ci sono alcune abitazioni costruite a ridosso dell'impianto o a Castellamare del Golfo dove un presunto errore nei lavori di consolidamento di un costone, eseguiti in una zona ritenuta sicura piuttosto che in quella a rischio, ha comportato un prolungamento dei tempi.
Intanto, l'assessore Alberto Pierobon assicura di volere stringere i tempi. L'obiettivo è iniziare i lavori entro il 2019 e finirli per il 2022. Ma ancora c'è tanto da fare.
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