Lo scoglio rimane quello delle Regioni e l’appuntamento per il confronto - che vede da una parte i governatori e dall’altra il governo - è fissato per martedì, quando si discuterà delle modalità per l’assunzione dei Navigator. Ma macchina organizzativa è in piena attività, non solo per le 121.969 domande registrate alle Poste o sul sito, alle quali si aggiungono le 219 mila prenotazione ai Caf. I tecnici, infatti, sono già al lavoro per la messa a punto del bando per selezionare i candidati all’incarico di questa nuova tipologia di tutor. Le ultime indiscrezioni tracciano il reddito e il profilo che dovranno avere coloro ai quali è affidato il compito di collegare le offerte di lavoro con i percettori del reddito di cittadinanza.
Ai candidati si offre un contratto di collaborazione con un reddito lordo di 30.000 euro l’anno. Per approdare alla selezione non sono previsti limiti d’età, come sembrava in un primo momento, ma sarà necessaria una laurea magistrale nelle facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze politiche, Statistica e Scienze della formazione. Non è ancora certo se saranno ammessi anche altri corsi di laurea, come Filosofia e Sociologia.
Il governo fisserà un tetto a coloro che possono partecipare alla selezione, che sarà fatta con test multipli a punteggio. I candidati non potranno essere più di 60 mila per i 6.000 posti ora ipotizzati (ma il numero è uno dei punti del confronto con le regioni). Di fatto si teme la folla di candidati e per fare presto è necessario contenere le selezioni in sei giorni. Per evitare un maxi concorso è previsto un meccanismo di limitazione che si basa sul punteggio della laurea. E’ lo stesso utilizzato dalla Banca d’Italia per le proprie selezioni. Potranno accedere ai test solo in primi 60 mila che hanno il voto di laurea più alto. Si partirà dai 110 e lode, per poi scendere fino a
completare i ranghi: ad esempio, se tra coloro che presentano la domanda ci saranno già 60 mila con 110 di votazione non potranno
accedere quelli con i voti più bassi.
In ogni caso il meccanismo previsto dal Reddito di Cittadinanza dovrebbe mettere al sicuro rispetto al rischio, paventato da alcuni, che i navigator una volta trovato un buon lavoro decidano di applicare una sorta di 'prelazionè e di farsi assumere al posto di chi stanno assistendo. Ma l’azienda se prende chi ha il reddito di cittadinanza ottiene le mensilità rimanenti del beneficio, oltre agli sconti per l’assunzione di disoccupati. Non sarebbe così, invece, se contrattualizza il navigator che ha già un lavoro e soprattutto non può trasferire
le quote rimanenti di reddito di cittadinanza che non percepisce. Difficile quindi che assuma un navigator.
«In questi giorni è stato pubblicato il primo bando per le imprese e a breve verranno resi noti i bandi per i navigator - ha assicurato sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon - Se ne sta ancora discutendo, ma ormai la macchina è partita». Lo snodo sarà proprio quello del confronto con i governatori che lunedì hanno la Conferenza delle Regioni straordinaria dove il Governo dovrebbe portare l’impianto complessivo del reddito di cittadinanza e martedì la Conferenza unificata. Il tempo per un accordo scade giovedì, quando il testo del provvedimento dovrebbe finire il passaggio in commissione alla Camera, per poiandare in aula e tornare al Senato per il voto conclusivo prima che il 29 marzo il decretone decada.
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